La rivalità tra Juventus e Inter si infiammò durante gli anni Trenta, poiché le due squadre si contesero lo scudetto in molteplici occasioni. La Juve ebbe il suo momento migliore nella prima metà della decade, con la vittoria di cinque campionati consecutivi, mentre l'Inter tornerà a conquistare il tricolore nel 1937 e 1938.

La disputa calcistica tra le due società avrà una nuova fase intensa negli anni Cinquanta, al termine sia dei fatti della seconda guerra mondiale che dell'epopea del compianto Grande Torino. La Juventus ritornò a vincere il campionato di Serie A nel 1950, mentre l'Inter conquistò il titolo per due anni consecutivi nel 1953 e 1954. Nella seconda metà del decennio, le due compagini si sfidarono in 13 incontri ufficiali che videro un netto dominio bianconero: la Signora​, infatti, vinse ben undici degli incontri disputati. Tra questi ci fu la finale della Coppa Italia 1958/59, nella quale la Juve vinse in trasferta per 4-1.

Il Trio Magico composto da John Charles, Omar Sivori e Giampiero Boniperti fu il motivo delle fortune della Juve tra il 1957 e il 1961. Foto: Wikipedia
Il Trio Magico composto da John Charles, Omar Sivori e Giampiero Boniperti fu il motivo delle fortune della Juve tra il 1957 e il 1961. Foto: Wikipedia

Gli anni Sessanta si aprono subito con il famoso episodio relativo alla stagione 1960/61. L'Inter sconfisse per 3-1 i rivali davanti al proprio pubblico nella gara d'andata e si preparavano ad affrontare quella di ritorno, in programma a Torino il 16 aprile 1961. La gara venne sospesa alla mezz'ora di gioco per invasione di campo e venne inizialmente concessa la vittoria nerazzurra a tavolino per 2-0. Successivamente, però, la Juve vinse il ricorso presso la Federcalcio e ottenne la possibilità di rigiocare l'incontro il 10 giugno. Il ricorso indignò gli interisti, i quali al termine della stagione non riuscirono a strappare ai rivali zebrati la vittoria del campionato a causa della sconfitta per 2-0 patita sul campo del Catania (episodio passato alla storia come ​"Clamoroso al Cibali!"​).

I lombardi si presentarono al Comunale ​schierando la squadra Primavera e vennero sconfitti con un 9-1, nel quale il bomber juventino Omar Sivori segnò sei reti. Nonostante il brutto episodio, l'Inter trascorse la prima metà della decade piena di successi: l'era di Angelo Moratti ed Helenio Herrera venne impreziosita da tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali vinte tra il 1962 e il 1966. Il primo scudetto con il Mago ​seduto sulla panchina nerazzurra venne vinto proprio contro la Juventus, nello scontro diretto del 28 aprile 1963, nel quale fu decisiva la rete di Sandro Mazzola. In quello stesso periodo si sedette sulla panchina bianconera Heriberto Herrera, il quale aveva in comune col collega solo il cognome: il tecnico paraguaiano aveva un modo di allenare completamente diverso rispetto all'omonimo allenatore nerazzurro, basato più sul duro lavoro fisico che sull'aspetto mentale. Detto ciò il nuovo corso del club torinese permise alla Juve di battere i rivali prima nella finale di Coppa Italia del 1965 e poi nella corsa allo scudetto della stagione 1966/67.

I giocatori dell'Inter alzano la Coppa Intercontinentale del 1964. Foto: Storie di Calcio
I giocatori dell'Inter alzano la Coppa Intercontinentale del 1964. Foto: Storie di Calcio

Dai primi anni Settanta e fino alla metà degli anni Ottanta, la Juve dominò la scena calcistica italiana e mondiale. Con l'arrivo sulla panchina bianconera di Giovanni Trapattoni, i torinesi vinsero tutte le competizione targate UEFA: nove scudetti, due coppe Italia, una Coppa Campioni, una Coppa UEFA, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea. Tra il 1972 e il 1977, i bianconeri incontrarono l'Inter in 21 gare ufficiali tra campionato e coppa nazionale; ne vinsero 13, contro i sei successi nerazzurri. Sul finire del decennio, i meneghini riusciranno a battere la Signora per 4-0 nella gara interna della Serie A 1978/79 nella quale ci fu la tripletta di Spillo ​Altobelli. Le gare degli anni Ottanta segnarono anche il confronto tra il bomber francese Michel Platini (alla Juve dal 1982 al 1987) e il panzer ​tedesco Karl Heinz Rummenigge (all'Inter dal 1984 al 1987). Il successo juventino più bello risale alla doppia semifinale di Coppa Italia del 1983, mentre quello interista fu un altro 4-0 maturato nella gara di campionato dell'11 novembre 1984.