Doveva essere la partita della svolta e della riapertura della lotta per la salvezza, oppure poteva essere il match che avrebbe chiuso definitivamente i conti. All'"Ezio Scida" è la prima ipotesi quella buona, visto che il Crotone torna a vincere il campionato e lo fa contro l'avversario che non poteva non battere per sognare la rimonta, ovvero l'Empoli, che dopo una mini-striscia di risultati utili va a fermarsi sul campo dei pitagorici. Finisce 4-1 ed è un risultato giusto, visto che la reazione dei toscani al primo vantaggio dei padroni di casa non è bastata e non poteva bastare per evitare una sconfitta che ora potrebbe ritorcersi contro gli uomini guidati da Martusciello.

Ad iniziare meglio la partita dovrebbe essere la formazione di casa, e in effetti sono proprio gli uomini di mister Nicola a spingere all'indietro l'Empoli, alla ricerca del gol immediato che darebbe subito sostanza alle intenzioni dei pitagorici. Al 10' ci sarebbe già spazio per una chance: Falcinelli spalle alla porta colpisce di testa sugli sviluppi di un corner, in braccio però a Skorupski. Gli ospiti, scampato il pericolo, iniziano ad uscire dal guscio ma la reazione non dura perchè il Crotone continua a spingere. Le occasioni però latitano fino al 24', quando Stoian fa saltare il banco: taglia Palladino, l'ex Roma gira a ricciolo al limite dell'area e con un bel destro angolato batte Skorupski. Calabresi che potrebbero addirittura raddoppiare appena tre minuti dopo, ma Falcinelli commette fallo su Costa prima che Rohden possa battere a pochi passi dalla porta. L'Empoli fa seriamente fatica a produrre una reazione, il Crotone insiste e con Falcinelli al 32' insidia ancora la porta ospite, con un sinistro che però s'impenna; poi tocca agli ospiti farsi finalmente vivi dalle parti di Cordaz, salvato da Ferrari su un cross insidioso di Pucciarelli al 35'. Momento propizio per l'Empoli, che infatti pareggia al 39': sponda di Marilungo al limite dell'area, Mchedlidze calcia e trova la deviazione favorevole di Ferrari, che spiazza un Cordaz comunque partito in ritardo nel suo tuffo. La rete del pareggio rende un po' più soporifera la partita, così le due squadre si avviano stancamente verso l'intervallo ordinato da Tagliavento senza recupero.

Contrasto tra Mchedlidze e Rosi - Fonte Getty Images

La ripresa si apre senza cambi, ma anche con un Empoli un po' più pimpante, o comunque più bravo a gestire palla. È però il Crotone a provarci per primo, con un'azione molto simile a quella del gol: al 5', però, Stoian non concede il bis, calciando debolmente. Due minuti dopo break sulla sinistra dell'ex romanista, che imbecca a centro area Falcinelli, la cui conclusione mancina da pochi passi viene bloccata da Skorupski, per la disperazione del popolo dello "Scida". Al terzo tentativo, però, il Crotone segna: 11', punizione pennellata da Barberis per Falcinelli, che da pochi passi stavolta buca il portiere polacco. Martusciello toglie l'evanescente Marilungo per inserire Maccarone, e i toscani sembrano giovarne: al 17' Croce sterza da sinistra e calcia, trovando la pronta respinta di Cordaz, mentre due minuti dopo Mchedlidze non riesce ad accogliere l'assist di Dimarco. Continua a crescere la formazione ospite, mentre Nicola toglie Barberis e inserisce Capezzi in mezzo e alla mezz'ora c'è una bella chance per Palladino, che di testa trova l'opposizione di Skorupski. Poi l'ex juventino lascia il posto a Trotta, mentre Thiam va a rilevare Mchedlidze, e proprio l'ex Lanciano per poco non arriva sulla palla di Maccarone al 34'. Ha una chance anche l'altro nuovo entrato al 36', ma il tiro di Trotta finisce fuori. Empoli che cerca di spingersi in avanti per l'assalto finale, ma allo scoccare del 90' il Crotone chiude la gara: Stoian recupera palla a centrocampo e si lancia in contropiede, poi sulla sterzata arriva il fallo di Veseli. Dal dischetto Falcinelli è glaciale e firma il 3-1 spiazzando Skorupski. La doppietta personale diventa tripletta per l'ex perugino, che nel secondo minuto di recupero batte ancora il portiere polacco dopo uno scambio in area con Rohden.