La Juventus versione 2016/17 è in continua evoluzione sia tattica che mentale: Massimiliano Allegri ha utilizzato diversi schemi di gioco nel corso della stagione ma, negli ultimi impegni, sta sperimentando quello più sensazionale. Stiamo parlando di quel 4-2-3-1 che sta facendo discutere molto; un modulo a trazione offensiva e a tutta fantasia, sfruttando le preziose giocate di Paulo Dybala o lo straripante agonismo di Mario Mandzukic. Un modulo che sta anche mettendo in luce le risorse dei bianconeri. L'ultima riguarda l'emergenza nel reparto arretrato, dove la condizione fisica non ancora al massimo di Alex Sandro e l'addio di Patrice Evra hanno fatto emergere una mancanza nel ruolo di terzino sinistro. Ma ecco che è salito in cattedra Kwadwo Asamoah che, a seguito delle buone prove nel ruolo, è diventato una soluzione in più per il mister Allegri.
Il centrocampista ghanese della Juve ha sempre mostrato una grande duttilità, ricoprendo diversi ruoli: ai tempi dell'Udinese giocava come mezzala, poi alla Juve è stato esterno di centrocampo durante la gestione Conte e ora terzino sinistro. L'impiego del nuovo ruolo è stato una rinascita sportiva per Asa che, dopo aver trascorso le ultime stagioni come riserva, è tornato ad essere una delle pedine chiave del club bianconero. Straordinario l'apporto del numero 22 juventino nel nuovo schema di gioco, conseguenza di una buona riuscita dell'esperimento da parte di Allegri. Asamoah riesce a sfruttare aèpieno le sue doti tecniche anche nel ruolo di terzino sinistro: è capace di compiere grandi accelerazioni sul proprio lato del campo, fornendo tanti palloni per la fase offensiva. Inoltre sa anche controllare bene il pallone oltre che a servire i compagni in inserimento con dei buoni traversoni. Le qualità tecniche dell'ex giocatore dell'Udinese sono state ben visibili anche nella gara di Coppa Italia contro il Milan, nella quale Asa ha svolto un'ottima prestazione. Il calciatore africano ha spinto sulla fascia sinistra per gran parte della contesa, rendendosi utilissimo in fase di impostazione. Addirittura l'esterno juventino si è presentato numerose volte davanti a Donnarumma, cercando persino la gioia personale.
Insomma Kwadwo Asamoah sembra essere l'uomo in più per la Juventus, che riesce a risolvere qualsiasi problematica di gioco. Il centrocampista ghanese, come molti dei suoi compagni, sembra avere un grande feeling con il nuovo assetto tattico, uno schema che sembra aver risaltato le doti e la tecnica di molti giocatori. Sicuramente Alex Sandro ha così un degno sostituto sulla corsia mancina: il brasiliano per ora è in vantaggio rispetto al compagno di squadra, poiché ricopre un ruolo naturale ed è comunque di caratura superiore. Asamoah, infatti, deve sicuramente eliminare delle lacune nel suo ruolo di adattamento.
Come si può notare dalle ultime partite, l'ex friulano riesce a fornire un ottimo contributo durante le azioni d'attacco ma è più carente in fase difensiva, non avendo mai giocato così arretrato. Per questo motivo Alex Sandro sarà di sicuro il terzino sinistro titolare. Tuttavia, ci sono diverse soluzioni tattiche che potrebbero richiedere l'utilizzo del numero 22. Per esempio, nel nuovo 4-2-3-1 potrebbe essere schierato come ala sinistra: anche se è una posizione già impiegata con successo da Mandzukic, il ghanese potrebbe essere un'alternativa più che valida. Tale ruolo è già stato ricoperto da Asa, il quale può dare sfogo a delle grandi incursioni che metterebbero in difficoltà qualsiasi difesa grazie anche alle sue qualità nel saltare l'uomo.
Un altro possibile impiego è lo schieramento come interno sinistro di centrocampo nel 4-3-1-2: in questo schieramento, Kwadwo dovrebbe competere con Sturaro, anche lui in grande spolvero. In caso di utilizzo in mediana, il ghanese potrebbe contribuire parecchio in fase offensiva infiammando la fascia sinistra con l'aiuto anche di Sandro. Ultima soluzione, forse la più remota, è quella di esterno sinistro di centrocampo nel 3-5-2, schieramento che probabilmente non vedremo mai più nella Juve a causa dei pessimi risultati, soprattutto della gara di Firenze. Nel caso di un nuovo ritorno al vecchio schema, il numero 22 ricoprirebbe alla perfezione il suo ruolo come accadeva anche negli anni contiani. Detto ciò, la Signora ha veramente più di un asso nella manica, a dimostrazione del fatto che nessuna squadra in Serie A possa al momento raggiungere un così alto livello tecnico. Bisogna solo vedere se questo tasso tecnico è alto anche per gli standard del calcio europeo.