"Fino a qui tutto bene", dovrebbe aver pensato intorno a metà ottobre Mario Lemina. Già, perchè il suo avvio di stagione è stato di ottima qualità e livello: il gabonese ha dimostrato non solo di valere i 10 milioni del riscatto pagato in estate, ma anche di poter vestire la casacca della Juventus. Fino a qui tutto bene, fino a Lione tutto bene. Poi, il crollo: l'espulsione, lo spazio ridotto, la partenza per la Coppa D'Africa, l'eliminazione prematura del suo Gabon e il rientro ancor più prematuro a Torino. Lemina ha disputato solo la prima delle tre gare del girone, ritornando poi alla base acciaccato.
Gli esami hanno evidenziato una "lombalgia, accusata nel corso della Coppa d'Africa, con riscontro strumentale di edema osseo, meritevole di ulteriori verifiche e monitoraggio clinico": questo recita il comunicato diffuso ieri da juventus.com. La prognosi dovrebbe aggirarsi intorno ai due mesi di assenza, dunque fino a fine marzo l'ex Marsiglia non potrebbe scendere in campo, ma dovrebbe essere a disposizione per il finale di stagione, salvo complicazioni. Un'assenza che si fa pesante sotto il profilo numerico - e che potrebbe costringere i bianconeri a tornare sul mercato - ma che soprattutto condiziona il futuro di Lemina in bianconero, sempre più in bilico.
A centrocampo Allegri ha un numero limitato di uomini a propria disposizione, ma in estate tutto lascia presagire che in quel reparto sarà effettuato un colpo importante, così qualcuno potrebbe essere chiamato a far le valigie, soprattutto se nel mercato invernale dovesse arrivare un altro mediano come è Luiz Gustavo, per ora solo un'idea. Insomma, oltre a Khedira, Marchisio, Pjanic e probabilmente Sturaro, a centrocampo nessuno può dirsi sicuro di vestire ancora il bianconero nella prossima stagione. Compreso Lemina, il quale ha molto mercato e rappresenterebbe una plusvalenza importante per la Juventus, essendo un giocatore dal valore di mercato di 20 milioni, ma che allo stesso tempo ha voglia di rimettersi in mostra e conquistarsi la conferma.