La sconfitta contro l'Inter ha fatto male, ma l'Udinese deve ripartire, tenendo ben presente l'ottima prestazione fornita contro i nerazzurri. Nell'ultima giornata fondamentalmente è mancata solo la cattiveria sottoporta alle zebrette per cogliere una vittoria pesante. Questo problema sta iniziando ad affliggere spesso i bianconeri, che non riescono ad avere continuità quando si tratta di andare a rete. In questa stagione spesso si sono alternate sfide in cui la squadra ha subito tantissimo l'iniziativa avversaria, concretizzando però tutto il concretizzabile (Empoli, Milan, Atalanta), e altre invece in cui ha dominato la partita in lungo e in largo, sprecando però buona parte delle azioni importanti messe in piedi (Bologna, Inter, Cagliari). Una via di mezzo, come quella vista contro il Crotone, sarebbe gradita.
In particolare gli attaccanti non sembrano avere il "piedino fatato" quando si tratta di metterla dentro. De Paul infatti, che è stato il più usato dopo Thereau e Duvàn Zapata, è ancora a secco, ma di occasioni ne ha avute. Ha mostrato miglioramenti a livello di mentalità e tattica, ma il palo colto contro l'Inter deve diventare rapidamente un gol. Il colombiano poi sta diventando più croce che delizia per questa Udinese. Era partito sui ritmi della stagione passata, salvo poi spegnersi lentamente a livello realizzativo. Nelle ultime otto partite infatti ha segnato solo contro l'Atalanta. Un gol fatto di tanta cattiveria, ma che resta un unicum. Per essere la punta di diamante di questa Udinese, è un po' poco, specie se ci passano davanti agli occhi le occasioni sbagliate contro Genoa, Torino e Inter. Il suo modo di giocare è importantissimo, dato che solo un giocatore col suo fisico sa creare certi spazi partendo in progressione (come si è visto con l'assist a Thereau contro il Crotone), ma servono anche i gol, perchè non ci possono sempre pensare Thereau e Fofana (che è già a quota quattro reti, per essere un centrocampista non è niente male).
Contro la Roma Delneri ha pochi dubbi di formazione. L'assenza di Widmer, sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere l'affossamento della corticale esterna (non dovrebbero essere lunghi i tempi di recupero), è una sentenza. Al suo posto ci sarà Faraoni, che dopo le buone prestazioni contro Cagliari e Sampdoria ha incassato ulteriore fiducia da parte dell'allenatore. L'unico ballottaggio è a centrocampo, Delneri infatti ha detto chiaramente dopo la sfida con l'Inter che Hallfredsson avrebbe dovuto giocare al posto di Kums. Il belga però ha fornito un'ottima prestazione domenica scorsa. In conferenza il tecnico di Aquileia è stato criptico su chi partirà dal primo minuto, buttando lì anche la possibilità che giochino assieme (la cosa però escluderebbe autoamaticamente il buon Jankto). In avanti infine ormai De Paul dovrebbe essersi guadagnato i gradi di titolare. Contro i nerazzurri infatti l'argentino ha messo in vetrina miglioramenti sul piano dell'intelligenza tattica, coprendo con più efficacia e giocando di più con la squadra, riducendo il numero dei dribbling senza scopo. C'è ancora molto da fare, ma l'ex Valencia sembra essersi messo sull'arma giusta. Per il resto, in campo scenderanno i soliti, senza variazioni. Il mister sembra infatti finalmente aver trovato grossomodo la formazione titolare, dopo anni di cambi.
Tatticamente la partita non sarà semplice. Per molti versi, la sfida presenta insidie simili a quella con l'Inter. Contro i nerazzurri i pericoli numero uno erano Candreva (disinnescato), Banega (a sua volta annullato) e Perisic (bravo invece a sfruttare i rari errori dei bianconeri), ovvero i giocatori in grado di attivare Icardi. Anche contro la Roma bisognerà stare attenti alle fasce. Bruno Peres ed Emerson Palmieri cercheranno in tutti i modi di aiutare i due trequartisti di turno, ovvero El Shaarawy e Nainggolan, per creare gli spazi necessari ai loro inserimenti e per regalare palle pericolose a Edin Dzeko. Il gigante bosniaco, dopo una stagione a dir poco travagliata, ha trovato le misure giuste per la Serie A, tanto che ora è vicecapocannoniere con 13 reti. Spalletti ha tante assenze (Rudiger, De Rossi, Salah, Perotti), ma le alternative non mancano. In avanti la squadra resta temibilissima, con Faraoni e Samir che dovranno fare gli straordinari per evitare il collasso, mentre invece dietro il tridente friulano potrebbe avere qualche occasione, dato che la retroguardia (fino ad ora la seconda meno perforata della Serie A) è il settore realmente rimaneggiato. La squadra si è allenata spesso in settimana al chiuso dato le bassissime temperature di Udine in questo mese.
Ad arbitrare il match sarà il signor Damato. L'ultima vittoria friulana (2-3 all'Olimpico) sulla Lupa risale alla stagione 2012/2013. I giallorossi infatti vengono da sette vittorie consecutive nelle sfide con le zebrette, con vittoria per 1-2 alla Dacia Arena nella scorsa stagione. Per quanto riguarda le sfide al Friuli, il bilancio è di 17 vittorie per la Roma, 14 per l'Udinese e 11 pareggi. Sarà la tredicesima sfida tra Delneri (ex Roma) e Spalletti (ex Udinese amato/odiato), con il bilancio in favore di quest'ultimo, che vanta 5 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.
Probabile formazione (4-3-3): Karnezis; Faraoni, Danilo, Felipe, Samir; Fofana, Hallfredsson, Jankto; De Paul, Duvàn Zapata, Thereau.
I convocati
Portieri: Karnezis, Perisan, Scuffet.
Difensori: Adnan, Angella, Danilo, Faraoni, Felipe, Heurtaux, Samir.
Centrocampisti: Balic, De Paul, Evangelista, Fofana, Hallfredsson, Kums, Jankto.
Attaccanti: Ewandro, Matos, Perica, Thereau, Zapata.