Digeriti panettoni, pandori e dolci della Befana, l'Udinese ricomincia a concentrarsi in vista dell'imminente ripresa della Serie A. Domenica arriva allo Stadio Friuli (Dacia Arena) l'Inter di Pioli che ha ricominciato la propria corsa verso le zone alte della classifica, dopo il mezzo dramma vissuto con De Boer. Si va verso il tutto esaurito che ad Udine non si vede dal 17 gennaio 2016 (sfida con la Juventus). Certo, la cosa potrebbe non essere un vantaggio per i bianconeri, dato che spesso contro le big almeno metà del pubblico tifa per l'avversario, ma forse è un segnale che questa squadra sta ricominciando ad avere presa sui propri sostenitori.
Sul mercato il chiacchericcio è tantissimo, ma per ora le uniche certezze sono gli addii di Armero e Penaranda. Per quanto riguarda il colombiano la cessione è praticamente indolore, anzi, purtroppo, è forse paradossalmente un problema in meno per Delneri, dato che il ragazzo era praticamente fuori rosa. Un peccato, invece, per il venezuelano, giovanissimo e dal talento indiscusso, ma che a causa di troppi infortuni non è mai riuscito a tornare in forma e ormai le gerarchie erano definite per Delneri. Dato che l'ex Granada è nella scuderia dei Pozzo per il Watford, meglio mandarlo per gli ultimi sei mesi in Spagna, dove era riuscito a mettere in mostra il suo talento, piuttosto che fargli raccogliere le briciole in bianconero. Il capitolo della sua carriera in Friuli si può dire sostanzialmente chiuso. Per il resto c'è veramente poco di concreto. In uscita Kone che però è meno vicino al Montreal Impact di quel che sembri, come confermato dal d.s. Bonato. In cerca di squadra anche Heurtaux che ha molti club sulle sue tracce e vorrebbe provare il proprio rilancio in Inghilterra piuttosto che in Italia, ma non disdegnerebbe anche un buon progetto in Serie A. Sul fronte delle entrate ci sono ancora solo spifferi. Tralasciando le solite boutade, come quella dei giorni scorsi su Grenier (ingaggio completamente fuori dalla politica societaria dell'Udinese), continua la ricerca di giovani interessanti da mettere in rosa per il futuro, con Cigarini unica possibile eccezione (ma servirebbe una cessione importante a centrocampo, che difficilmente arriverà). Tanti i nomi, Joao Pedro (Palmeiras), Clayson (Ponte Preta), Faragò (Novara), ma ancora assolutamente nulla di deciso. Bonato ha detto che la dirigenza si muoverà con calma, cercando delle occasioni, con tutta probabilità profili giovani dalla Serie B o dal campionato Primavera. Non c'è ad oggi motivo per non credergli.
Al Bruseschi, invece, mister Delneri si ritrova ad avere qualche dubbio di formazione in vista del big match contro l'Inter che inaugurerà un piccolo tour de force per i bianconeri. Il calendario, infatti, propone le sfide contro Inter, Roma, Empoli e Milan nelle prossime quattro giornate. Niente male. Per fortuna il bottino di punti e più che rassicurante e la squadra potrà giocare in serenità, cercando di avvicinare la famosa quota 40. In difesa rientra dall'influenza Widmer che dunque rioccuperà il suo posto a destra, dopo la piccola (e buona) parentesi Faraoni. A centrocampo il tecnico di Aquileia non avrà a sua disposizione Badu, partito per la Coppa d'Africa insieme a Molla Wague e con tutta probabilità Hallfredsson. L'islandese sembrava aver recuperato dal problema avuto nel match con la Sampdoria. Il fastidio si è però riacutizzato e dunque l'ex Verona è a forte rischio per Domenica. Sembra dunque che il giovanissimo Jankto possa ottenere un altro gettone da titolare, al fianco di Fofana e Kums. In avanti l'unico punto fermo è Duvàn Zapata. Thereau, infatti, si è allenato a parte questa settimana e la sua presenza Domenica nel lunch match è in dubbio. Al suo posto è più probabile che a partire dal primo minuto sia Perica che ha caratteristiche più simili al francese. Dall'altro lato c'è l'eterna lotta tra De Paul e Matos. L'argentino ha talento, ma è ancora acerbo. Il brasiliano non brilla quasi mai, ma sa rendersi utile per la squadra. Per l'ennesima volta toccherà a Delneri sciogliere ogni dubbio.