Daniele Rugani studia da grande, ammesso che già non lo sia. I mesi di novembre e dicembre gli hanno riservato sette maglie da titolare, cinque di queste consecutive, a dimostrazione di una crescita costante della quale la Juventus ha beneficiato appieno, scoprendo una nuova certezza al centro della propria difesa. Certezze che, giocando con continuità, ha trovato anche il classe 1994, attualmente un quasi intoccabile dell'undici titolare, fermo restando che la concorrenza nel ruolo di difensore centrale - attualmente con Chiellini e Barzagli, aspettando il rientro di Benatia dalla Coppa d'Africa e di Bonucci dall'infortunio - è spietata.

"Con il tempo cambia la mentalità, l'età, la sicurezza nei propri mezzi e di conseguenza anche la personalità". Afferma il giovane toscano, ai microfoni di Sky Sport. "Sono cresciuto, ma non devo accontentarmi. Mi sento un giocatore da Juve e il mio obiettivo è farmi sempre trovare pronto e migliorare ancora".

Una mentalità giusta per vestire la maglia della Juventus, la sua, dimostrata dal primo momento in rosa e accresciuta giorno dopo giorno in uno spogliatoio di campioni, che sanno cadere, ma anche rimettersi in piedi e continuare a correre. Come dovrà accadere a Gennaio, perchè l'ultima débacle, contro il Milan in Supercoppa, ha fatto più male delle altre, ma la grinta e la determinazione del mondo bianconero vanno oltre i discorsi: "Bastano gli sguardi e vivere ogni giorno questo ambiente per intendersi, senza troppe parole". 

La sconfitta porta in dote la voglia di riscatto, come dopo ogni caduta. La possibilità per esprimerla è dietro l'angolo: domenica sera, in casa, contro il Bologna. "Dobbiamo pensare a fare punti su punti, perché manca ancora un intero girone di ritorno oltre a due partite dell'andata. Vogliamo subito dare un segnale forte al campionato".

E chissà che proprio contro i rossoblù possa trovare spazio uno che quei colori li ha vestiti, anche se con un'altro stemma cucito sul petto, come Tomas Rincon. Rugani lo etichetta come "un gran bel giocatore" ed è fiducioso che il venezuelano potrà essere più che utile alla causa bianconera: "Ci darà una grossa mano, portando nuova energia positiva".