Poco più di una settimana al via di quella Coppa d'Africa che fin dal mercato di luglio scorso ha catalizzato parte delle attenzioni di molte squadre di Serie A, condizionandone mosse ed assetti di squadra in previsione di questo momento. Tanti (tredici) i protagonisti che voleranno nel "continente nero" per la competizione continentale che si disputerà in Gabon, con la Costa d'Avorio chiamata a confermare il successo di due anni fa. Andiamo a vedere adesso, nel dettaglio, le squadre che verranno maggiormente penalizzate dall'imminente avvio della kermesse africana.
Si parte da chi, come Juventus, Napoli ed Udinese (in rigoroso ordine alfabetico ma anche di posizionamento in classifica), perderanno due pedine dei rispettivi organici. I bianconeri dovranno fare a meno di Benatia (Marocco) e Lemina (Gabon), anche se i cinque volte campioni d'Italia hanno tirato un minimo di sospiro di sollievo per il rifiuto di Asamoah (Ghana) a partecipare alla manifestazione a causa delle sue precarie condizioni fisiche. Al pari dei piemontesi anche partenopei e friulani: il peso specifico delle assenze che falcidieranno le scelte di Sarri sarà decisamente elevato, con Ghoulam (Algeria) e Koulibaly (Senegal) che condizioneranno le scelte di formazione nel reparto arretrato dei campani; così come per la Juve, anche a Delneri verranno a mancare un difensore, Wague (Mali), ed un mediano, Badu (Ghana).
Da non sottovalutare affatto, anche se si tratta di una singola perdita, l'assenza nel reparto offensivo della Roma di Mohamed Salah. L'egiziano sconquasserà e non poco i piani di Luciano Spalletti, chiamato a sostituire uno dei giocatori più importanti nel suo sistema di gioco. Stesso dicasi per Keita (Senegal) della Lazio e Kessiè (Costa d'Avorio) per l'Atalanta: due mancanze molto gravi per le rispettive squadre. Discorso meno ingombrante quello che riguarda Bologna, Crotone, Genoa e Torino, che dovranno sì fare i conti con un elemento in meno a disposizione, ma che non graverà in maniera decisiva sulle scelte di formazione dei rispettivi allenatori: sia Taider (Algeria) che Mesbah (Algeria), Gakpè (Togo) e Acquah (Ghana), infatti, non rappresentano le prime scelte nei propri ruoli con le maglie dei propri club.
Tredici, quindi, i calciatori che, male che vada per le squadre della Serie A, dovranno saltare cinque sfide di campionato. Qualora infatti una delle Nazionali interessate dovesse arrivare fino in fondo, il giocatore in questione tornerebbe a disposizione dei club a metà febbraio, quando per Juve, Napoli e Roma ci sarà anche l'incombere delle gare d'andata delle competizioni europee da mettere in conto. Insomma bene, ma non benissimo.