Medhi Benatia si appresta a partire per la spedizione in Coppa d'Africa con il Marocco. Non sarà disponibile per larga parte nel mese di gennaio, ma la sua permanenza con i colori bianconeri della Juventus è indubbia. A chiarire la posizione e respingere le voci di un possibile divorzio è lo stesso giocatore, intervenuto ai microfoni di Sky: "Certo, a gennaio resto sicuramente alla Juventus".

Acquistato dal Bayern Monaco con una modalità favorevole al club torinese (prestito e diritto di riscatto), diversi problemi fisici hanno un pò frenato l'ascesa e l'apporto alla causa dei campioni d'Italia, pur disputando ottime partite nelle apparizioni da titolare. Il giocatore marocchino ha recuperato pienamente e partirà con la nazionale alla volta del Gabon per partecipare alla Coppa d'Africa 2017. "Tra poco parto con il Marocco - asserisce Benatia - prima di tutto voglio giocare una grande competizione: è un obiettivo di spessore per me". 

Una volta tornato in Italia, Medhi vuole essere all'altezza e concludere la stagione nel migliore dei modi con la squadra bianconera: "L'obiettivo successivo è quello di farmi trovare pronto, mettermi al completo servizio della squadra". Il riscatto fissato a 17 milioni dipenderà molto dalle garanzie fisiche e dal progetto tecnico che ha in mente la dirigenza. Se da un lato l'acquisizione di Mattia Caldara sembra escluderlo dalla rosa dell'anno prossimo, dall'altro l'età avanzata di Barzagli e Chiellini è indice di come l'avventura possa continuare. 

Amara l'ultima partita dell'anno solare, trofeo sfumato contro il Milan in Supercoppa e Benatia racconta così il post: "Ci ha rovinato le vacanze, perdere ai rigore fa male anche se il Milan ha giocato una grande partita. Tutto sommato, abbiamo fatto sei mesi di alto livello tra campionato e Champions". Le critiche che piovono sulla Juventus sembrano interminabili, è la storia che si ripete quando c'è una non-vittoria. Il difensore ha già compreso l'andazzo e ne parla così: "E' sempre stato così: finchè si ottiene il risultato tutti contenti, quando si perde diventiamo la squadra più scarsa del mondo".

Chiosa finale sulla sfuriata di Allegri dopo la sconfitta di Doha e le sue scelte: "E' normale, avrà avuto un momento di nervosismo. Qualunque allenatore non è felice quando la squadra perde. Sta facendo altre scelte, le rispetto, così come ho fatto con altri allenatori. Abbiamo una squadra di altissimo livello".