Ascoli e Bari si dividono la posta in palio nell'ultima gara dell'anno. Padroni di casa straripanti per buona parte della gara, Bari salvato da Micai ed abile a trasformare in oro le chance avute.
Primo tempo
Positivo il Bari nei primi minuti di gioco. I ragazzi di Colantuono cercano ripetutamente le corsie esterne occupate da Fedato e Brienza, bravi ad attaccare la profondità nonchè convergere verso il centro. L'Ascoli - invece - aspetta nella propria metà campo con l'intento di colpire in contropiede. Gli strappi di Cacia vengono murati da un attento Capradossi mentre Maniero - all'8' - scocca una pericolosa rasoiata che fa la barba al palo. Da una parte le incontenibiili frecce baresi fanno sempre paura e seminano terrore, dall'altra un Ascoli metodico tesse la tela centralmente cercando varchi propizi. Latita la gara in quanto ad occasioni, le compagini non pungono nemmeno da calci piazzati.
Il match non si schioda dal centrocampo, tanti palloni smazzati, poche chance di affondare e colpire l'avversario. Arrivati alla mezz'ora, la gara si infuoca. Chiama Brienza con la solita serpetina con conseguente tiro a giro fuori di nulla, risponde Cacia non un'occasione monumentale. Al 31' cross basso e tagliato di Carpani, sbuca sul secondo palo il 21 il quale - da solo - butta al vento il vantaggio colpendo la sfera di ginocchio. I padroni di casa si chiudono alla perfezione e sono pericolosi nella manovra offensiva, come testimonia la volata - al minuto 42 - di Cacia conclusa con un fendente deviato sul fondo. I primi 45 minuti si chiudono qui, giù il sipario.
Secondo tempo
Il canovaccio resta sempre lo stesso, coprirsi più che essere sfrontati. Al 4' - però - scalda il motore Orsolini. Sponda arretrata di Cacia, sinistro in equilibrio precario del gioellino bianconero che si spegne sul fondo. E' un Ascoli sorprendentemente a trazione offensiva, tenta - senza fortuna - un audace Gatto dalla distanza, fa la voce grossa il solito Cacia. Lavoro di spessore sull'out mancino firmato Orsolini, cross a spiovere incornato pericolosamente dal centravanti. Diventa più serrata e muscolosa la gara, paga il conto complessivo Daprelà. Entrata scomposta e dura su Orsolini, all'11' va sotto la doccia. Decisione estremamente severa. Colantuono cambia Fedato con il 18enne Scalera mentre la squadra padrona di casa, tenta di gettare a terra il muro eretto dal Bari. Al 15', Cacia controlla deliziosamente la palla, spadroneggia in velocità verso la porta biancorossa e scarica un sinistro rasoterra respinto da un monumentale Micai.
Il portiere del Bari fa ancora meglio quattro minuti dopo: Riceve Almici largo a destra, controllo orientato ed esterno sinistro che - deviato dall'estremo difensore - bacia il palo e torna in campo. E' un vero e proprio assedio quello portato dall'Ascoli, Colantuono così si copre cambiando Romizi con Di Cesare e passando alla difesa a 5. Aglietti - invece - getta nella mischia un attaccante come Favilli rilevando Carpani. Tuonano Addae ed Orsolini al 27', prima il ghanese dalla distanza, poi l'11 colpisce di testa senza trovare lo specchio della porta. Al 30', occasionissima Cacia. Lavora la sfera Favilli al limite, piattone a liberare il 21 che- tradito da un cattivo rimbalzo - sciupa una ghiotta occasione. Il Del Duca viene gelato al 37'. Brienza arma il sinistro da corner, scelta di tempo perfetta di Tonucci che insacca la rete del vantaggio. Non ci sta l'Ascoli che si riversa nell'area di rigore biancorossa, assediando gli ospiti e colpendo l'ennesimo legno con Orsolini. Aglietti cambia Gatto con Perez, scelta azzeccatissima. E' proprio il 9 bianconero a spingere in rete il cross proveniente dalla sinistra di Giorgi. Gli ultimi assalti degli uomini di Aglietti sono vani, al Del Duca termina 1-1.