Salutare il 2016 con un trofeo: è questo l'obiettivo della Juventus. A ventiquattr'ore dal fischio d'inizio della Supercoppa Italiana contro il Milan, arrivano anche le parole dei protagonisti. Tra questi c'è Gianluigi Buffon, capitano bianconero, che ha presentato la sfida al Milan in conferenza stampa, la sua seicentesima con la maglia bianconera, "ma non sarà l'ultima, qualcosa c'è ancora da dare, a partire da domani", afferma il numero uno. "C'è un trofeo in palio e come tutte le partite secche che si rispettino va fatto di tutto per conquistare la vittoria".
In caso di vittoria, sarà la settima Supercoppa per Buffon, un record che già attualmente condivide con Dejan Stankovic. Il "buon feeling" mantiene alte le motivazioni, date anche dal fatto che sia per l'appunto "una partita secca". "Poi l'unica che ho perso, proprio qui a Doha con il Napoli [nel 2014, ai rigori, sempre a dicembre, ndr] mi brucia ancora...", asserisce il portiere.
Una sconfitta rara dei bianconeri a livello nazionale, quella di due anni fa, che fece anche piuttosto rumore, come abitualmente capita ad ogni passo falso della Signora. Una sorta di condanna a vincere che è "quello che mi dà ancora più stimolo a quest'età - spiega Buffon - quando si sta in una grande squadra è ciò che ci tiene vivo, le critiche non devono mancare. Abituarsi alla vittoria è positivo".
Di fronte la Juventus si troverà un Milan giovane e ricco di entusiasmo, elemento che aumenta la pericolosità dell'avversario, oltre al blasone: "Rispettiamo molto il Milan, quest'anno abbiamo pagato dazio a San Siro e anche negli ultimi anni, pur facendo sempre bottino pieno, qualche grattacapo ce l'han sempre creato".
In chiusura, considerazioni anche sull'esportazione del prodotto calcio italiano verso l'estero: "Ci stiamo accomunando sempre più allo sport spettacolo, la direzione di tutto lo sport mi sembra questa. Avvicina più a dei mondi che prima avevano una percezione non reale e molto ridotta del valore del prodotto".