Un post Juve-Roma pieno di gatte da pelare per Luciano Spalletti, costretto non soltanto a lavorare duro per rialzare morale e gioco di una squadra che ha appena perso un match-scudetto (e sembra quasi il male minore), ma anche a gestire delle spinose situazioni interne che riguardano alcuni giocatori giallorossi. In particolare sono i casi di Gerson, El Shaarawy e Szczesny a tenere botta in questa bollente settimana.

Flop brasiliano. Gerson è arrivato a Roma con l'etichetta di baby-fenomeno e un price-tag di 20 milioni, ma il ragazzo classe '97 in questa prima parte di stagione ha dimostrato ben poco: 11 presenze (4 in campionato, 6 in Europa League più il ritorno dei preliminari di Champions contro il Porto), nessuna rete e pochi lampi di quel talento di cui tanto si parlava. L'ex Fluminense si è presentato a Trigoria come centrocampista che poteva adattarsi anche ad esterno, ed è proprio in questa posizione che Spalletti lo ha sorprendentemente schierato nella sfida dello Juventus Stadium, con risultati alquanto deludenti. Lo stesso centrocampista aveva riferito al tecnico di aver giocato spesso anche in quel ruolo e di potersi adattare al posto di El Shaarawy e Salah, ma evidentemente la Serie A non è il Brasileirao, e Gerson si è ritrovato stretto nella morsa bianconera, che difficilmente lascia scappare le sue prede. Risultato: un tempo di nulla cosmico e poi sotto la doccia. 

Elsha ai margini. Se quello di Gerson può essere un "semplice" caso di tardivo adattamento al nostro campionato, quella del faraone è una questione ben più spinosa. El Shaarawy sembrava essersi completamente ripreso con l'ottimo finale della scorsa stagione, ma in questo girone d'andata è stato schierato titolare solo 7 volte. La goccia che potrebbe aver fatto traboccare il vaso è stata proprio quella di Sabato, con l'esterno azzurro tenuto in panchina ed inserito solo a un quarto d'ora dalla fine anche a fronte di un Salah a mezzo servizio e di un Gerson imbarazzante. Difficile che vada via a Gennaio, però a questo punto attenzione ai prossimi scenari estivi.

Le parole di Szczesny. La situazione problematica della squadra giallorossa è stata ben riassunta dalle critiche del portiere Wojciech Szczesny, tra i migliori della sfida di Sabato, che non si è fatto problemi nel parlare di immaturità di una squadra piena di calciatori di alto livello: "dobbiamo essere più uomini e meno ragazzi" ha detto l'estremo difensore, toccando un tema non nuovo nell'ambiente della capitale. Questo difetto era stato già ravvisato nelle formazioni meno equilibrate e solide di Zeman e Luis Enrique, resta da vedere se le parole del polacco sono dettate da un semplice sfogo dovuto all'amarezza di aver perso una partita importante o se davvero questo problema continua a non risolversi.

Sarà importante capire come si evolverà la situazione e soprattuto se tutto questo avrà ripercussioni sul comunque ottimo cammino della Roma fino ad ora. Giovedì sarà importante fare risultato pieno per blindare il secondo posto e mangiare il panettone in tranquillità, perché in caso contrario questioni che potrebbero sembrare tutto sommato isolate potrebbero non rivelarsi tali.