La Juventus è tornata nuovamente a correre nelle giornate scorse grazie ad un cambiamento deciso apportato da Massimiliano Allegri. Il passaggio alla difesa a quattro, l'inserimento di un centrocampista in più in mezzo al campo hanno consentito di sopperire alle diverse assenze di giocatori chiave come Bonucci, Dani Alves e Dybala. Il ritorno della Joya dona armoniosità al complesso, basta visionare i dieci minuti finali del derby e lustrarsi gli occhi.
Così come il talento di Laguna Larga, anche Andrea Barzagli viaggia verso il pieno recupero e dovrebbe addirittura affiancare Chiellini nel big match di sabato contro la Roma. Tralasciando le indiscrezioni di formazione che verrano riportate in altri pezzi, analizziamo le peculiarità che deve possedere l'intermedio di sinistra nel rombo disegnato da Allegri. Partendo dal concetto che il trio dalla trequarti in su è meravigliosamente composto da Pjanic, Dybala e Higuain, di cosa hanno realmente bisogno i bianconeri per coniugare la qualità all'equilibrio?
Giocatore totale e totalizzante fu Paul Pogba, racchiudeva in sè fisicità e raffinatezza tali da interpretare il ruolo da vero fuoriclasse. La dipartita del francese ha lasciato un vuoto di proporzioni gigantesche, Marotta e lo staff hanno provato a smembrare le due qualità racchiuse nel Polpo, affondando sul mercato per un giocatore tecnico e un altro di prestanza e forza fisica. Il primo è Miralem Pjanic, il secondo è sfumato. A distanza di qualche mese, il mancato approdo di Matuidi sotto la Mole lascia più di qualche rammarico, così come quello di Witsel nell'ultimo giorno di calciomercato.
In questo scorcio di stagione, la Juventus si è ritrovata spesso in difficoltà in mezzo al campo con la riabilitazione di Marchisio e le ricadute di Asamoah e Khedira. Coperta corta che vuole e deve essere allungata nella prossima sessione di mercato. Solitamente, nei vecchi sistemi, la mezzala sinistra di un centrocampo di tre elementi veniva ricopera dal 10, da quello con più qualità tecniche nel proprio repertorio. Allegri ha rivoluzionato un pò questo concetto, variando spesso nei suoi trascorsi a Cagliari e Milano. La ricerca dell'equilibrio è un must per il tecnico livornese, trovare il giusto bilanciamento per sfruttare al meglio le capacità individuali di ogni calciatore.
Per ricoprire le mansioni di mezzo sinistro, con Pjanic dirottato nel pacchetto offensivo, c'è necessita di un player muscolare con abilità nella corsa e nel recupero del pallone. L'identikit si riconduce a due nomi nella rosa bianconera, premettendo che Marchisio agisce da play basso e Khedira da intermedio di destra: Stefano Sturaro e Mario Lemina. Due giocatori forti fisicamente, con polmoni d'acciaio e repertorio tecnico differente. Il francese possiede nettamente più skills in questo campo, rispetto al compagno, come gli strappi palla al piede che sono quasi un marchio di fabbrica.
Entrambi hanno una buona propensione all'inserimento che consente alla squadra di avere più opzioni in avanti. Per quel che concerne il senso tattico, a prevalere qui è il centrocampista italiano che fa valere le proprie origini e risulta, al momento, più preparato. L'ex Genoa, proprio oggi, ha rinnovato il contratto fino al 2021, così come Rugani ieri. Da questo punto di vista, però, nell'undici ci sono già due campioni come Marchisio e Khedira. Due prototipi di calciatori che rientrano tranquillamente nel calcio visto da Allegri, Lemina potrebbe emergere ulteriormente in questo mese prima di lasciare momentaneamente il club per la spedizione in Coppa D'Africa assieme ad Asamoah e Benatia. Il rilancio definitivo potrebbe avvenire con la Roma, dopo esser stato messo un pò in disparte post espulsione in Lione-Juve.