"Non mi era mai successo di giocare una partita riprendendola dal 30′, noi l’abbiamo preparata nello stesso modo comunque".
Così come fatto dal dirimpettaio Juric in quel di Pegli, anche Paulo Sousa apre il suo intervento alla vigilia del recupero della sfida contro il Genoa con le stesse parole del collega croato. Una strana sensazione quella di dover scendere in campo e giocare una sola ora di partita, con mezz'ora già in archivio sullo 0-0 poco prima della sospensione. Tuttavia, il tecnico portoghese della Fiorentina, ha provato così ad analizzare cosa cambia soprattutto a livello di energie fisiche e mentali.
"Per portare i giocatori a giocare ad alti livelli dobbiamo cercare di gestire bene le forze per le gare che ci rimangono da qui a Natale. Il Genoa gioca un calcio fisico e offensivo; stanno molto bene e in questo ultimo periodo meglio di noi. Sarà una gara molto equilibrata e interessante. Domani un'esame di maturità? Ogni gara è un esame, sarà sempre così perchè dobbiamo migliorarci ogni volta".
Si passa all'analisi delle condisioni fisiche dei singoli, in primis di Borja Valero che non è sceso in campo lunedì contro il Sassuolo, così come Babacar: "Non ho ancora parlato col dottore, ho visto solo Borja che sta recuperando e vediamo se oggi riesce a darsi un feedback positivo. Toledo invece sta recuperando e adesso è quasi completamente integrato. Due punte? Potrebbe essere un ‘ipotesi vista la loro difesa, ma dobbiamo vedere come sta Babacar".
Infine, una battuta anche su Chiesa e sul suo ruolo, prima di chiudere con la situazione ed il futuro di Nikola Kalinic: "Chiesa? Credo il suo ruolo sia l’esterno ma ogni allenatore deve far acquisire la complessità del gioco. Federico ha margine di miglioramento e noi lo aiuteremo. Kalinic blindato? E’ un grandissimo giocatore non solo per quello che fa nel rettangolo di gioco in questo periodo ma anche a livello umano è straordinario".