L'imprescindibilità di certi elementi in una rosa è fondamentale, specie nella nevralgica mediana, a maggior ragione in una squadra alla ricerca di un'identità di gioco come è la Juventus versione 2016/17. Prima di muovere le proprie pedine, Massimiliano Allegri ci pensa giustamente due volte, specie in un momento nel quale i bianconeri si giocano il primato contro avversari di prim'ordine come Torino e Roma. La sfida di Champions League contro la Dinamo Zagabria può essere però l'eccezione, specialmente visto il divario tecnico e la posizione di classifica relativamente tranquilla dopo l'1-3 di Siviglia. Per questa ragione il tecnico bianconero sta riflettendo su un ipotetico turnover in mezzo al campo, pensando di dare spazio a chi per ora ne ha avuto poco.
Uno slot che per certo si libererà è quello che occupa quotidianamente Sami Khedira, il quale necessità di un turno di riposo dopo esser sceso in campo da titolare ben 17 volte su un totale di 20 partite. Il posto del tedesco è conteso da Kwadwo Asamoah e da Mario Lemina, elementi con un percorso stagionale ben differente: il ghanese ha iniziato la stagione trovando il campo per cinque volte, prima di soffrire un infortunio al menisco che ne ha limitato l'utilizzo; l'ex Marsiglia conta invece otto presenze nello starting XI, ma l'ultima risale a cinquanta giorni fa - parliamo di Lione-Juventus, gara che terminò anzitempo per espulsione.
Insieme a loro, vanno inseriti in questo contesto Stefano Sturaro ed Hernanes, i quali stanno trovando maggior continuità - il primo come elemento di rottura e fisicità, il secondo come cambio di Marchisio - e godono, al momento, di maggior fiducia da parte di Allegri. Il profeta va verso una maglia dal primo minuto (salvo sorprese con il 18 sulla schiena) causa turno di riposo anche per Marchisio, ancora alle prese con una gestione dolorosa ma necessaria, mentre il secondo sembra in ballottaggio con i due africani di cui sopra per il posto di Khedira. A differenza dell'ex Genoano, loro però hanno qualcosa in più da giocarsi, ovvero la necessità di riconquistare la credibilità juventina agli occhi del tecnico.
Tatticamente l'uomo migliore per interpretare la partita, contro una squadra chiusa che giocherà sostanzialmente di sola rimessa, dovrebbe essere Asamoah, sia per la capacità di inserimento che per quella di allargarsi in fascia, offrendo una maggior pericolosità di quanto Evra non possa garantire per caratteristiche. Allegri ha comunque ancora tempo per maturare la propria decisione, certo è che qualcuno in mezzo al campo si giocherà qualcosa in più di una partita, perchè potrebbe anche esserci in ballo il proprio futuro in bianconero. E il mercato di Gennaio incombe...