L'Udinese è nuovamente sotto inchiesta. Sembrano non finire mai le critiche nei confronti di questa squadra. Dopo un periodo quasi d'oro, coincidente con l'arrivo di Delneri sulla panchina dei friulani, sono arrivate nuove accuse nei confronti dei giocatori. Stavolta il tecnico non c'entra nulla, gli errori sono esclusivamente nella testa dei ragazzi, che, pur giocando bene, nel corso dei novanta minuti hanno dei blackout improvvisi e costosi in termini di punti. Gli incidenti accaduti contro Napoli (Widmer che regala palla ad Insigne sulla linea di porta) e Cagliari (squadra che si alza dando una palla già per uscita quando in realtà l'azione è ancora in corso) sono molto gravi ed indice di una condizione mentale che per qualche motivo continua ad essere precaria, nonostante ora la classifica non pianga più di tanto. L'unica cosa che il tecnico di Aquileia possa fare, oltre al lavoro costante in allenamento, è quella di mischiare un po' le carte, provando qualche elemento rimasto in disparte e che potrebbe aver riacquisito la giusta fame agonistica. Poi ci sarà il mercato di gennaio, per sistemare alcune cose rimaste in sospeso sia in uscita (Armero, Lodi e Kone praticamente non esistono più in questa squadra) che in entrata, dato che il passaggio alla difesa a quattro in estate non era stato minimamente previsto. Intanto, elementi come De Paul e Samir potrebbero avere una nuova chance. Con Iachini erano titolari inamovibili, ora devono riguadagnarsi il posto e questo potrebbe renderli delle armi preziose.
Contro il Bologna, oltre che i fondamentali tre punti in palio, c'è anche da onorare il centoventesimo anniversario dalla fondazione del club. Un traguardo importante, festeggiato per tutta la settimana e che vedrà ulteriori celebrazioni nel pre e nel postpartita, con anche la presenza di tante vecchie bandiere dell'Udinese. Vincendo i friulani rassenerebbero l'ambiente, dando una nuova ed importante iniezione di fiducia, e coronerebbero la ricorrenza. In porta ci sarà il solito Karnezis, uno dei pochi punti imprescindibili in questi anni difficili. In difesa, che è il settore finito sotto inchiesta, Delneri sta meditando alcune novità. A sinistra ci sarà ancora Felipe. Nonostante prestazioni non troppo convincenti, l'italo-brasiliano è ancora visto come la soluzione migliore. Alì Adnan è tenuto in grande considerazione, ma è ancora un po' acerbo, mentre Samir non è più considerato come adeguato al ruolo. A destra il solito Widmer, che deve però ancora imparare a funzionare con continuità e non solo a fiammate. Da sottolineare il gradito rientro di Faraoni, che contro il Cagliari ha riassaggiato il gusto di una partita ufficiale dopo tanti mesi. Al centro ci potrebbero essere le vere sorprese. Sia Danilo che Molla Wague sono in discussione. Il maliano pare essere sicuro di doversi accomodare in panchina, per far posto al giovane Samir, che non ha mai demeritato nelle partite in cui è stato usato. Anche il capitano potrebbe perdere, dopo tanto tempo, una partita dal primo minuto per motivi tecnici, a causa degli errori goffi commessi contro il Cagliari. Angella si tiene caldo, anche se è improbabile che Delneri cambi addirittura entrambi i centrali in una partita così importante. Heurtaux invece è nel dimenticatoio a far compagnia agli altri esuberi, a meno di clamorosi colpi di scena, a gennaio si parlerà di lui.
A centrocampo troviamo altri dubbi. Kums come schermo davanti alla difesa perde molta della sua efficacia, poichè è spesso costretto ad aiutare il reparto arretrato, onde evitare che la barca affondi. La presenza del belga sembra imprescindibile, ma occhio al possibile uso di Hallfredsson in quella posizione, dato che l'islandese è più mastino e forse più adatto al ruolo. Fofana pare essere uno dei titolarissimi. Il francese ha quasi sempre fornito prestazioni soddisfacenti, con anche tre gol all'attivo. Fino ad ora è l'unica new entry che abbia realmente portato qualcosa in più all'Udinese, ma deve assolutamente migliorare la gestione del pallone, dato che troppo spesso regala la sfera con passaggi errati. Il terzo elemento è ancora da scoprire. Il ballottaggio pare essere tra i soliti Jankto e Badu. Il ghanese è visto dal tecnico di Aquileia come più offensivo, mentre il ceco è più un giocatore a tutto campo, dunque la scelta dipenderà dall'impostazione che si vuole dare alla partita. In attacco Thereau pare essere fondamentale, soprattutto per la sua grande corsa, pur andando a fiammate come forse troppi suoi compagni. Al centro del tridente ci sarà Duvàn Zapata. Il Panteròn, dopo la sosta, sembra aver nuovamente perso quello smalto che gli aveva permesso di mettere all'attivo due gol e un assist in tre partite, ma ha la fiducia di tutti. Occhio però a Perica, che in totale silenzio ha comunque a referto tre reti e scalpita per avere altre occasioni di mettersi in mostra. Come per la metà campo, anche qui il terzo elemento è in ballottaggio. De Paul è stato emarginato a causa della sua testardaggine. Finchè non dimostrerà di volersi mettere a disposizione dei compagni, non giocherà. L'argentino prima o poi dovrà avere altre occasioni per far vedere dei miglioramenti e forse contro i felsinei è proprio giunto il momento della riscossa. Per ora però Delneri ha accordato maggior fiducia a Matos, dai piedi molto meno raffinati, ma veloce e in squadra da più tempo.
Probabile formazione (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Samir, Felipe; Fofana, Kums, Jankto; Matos, Duvàn Zapata, Thereau.