La vendita del Milan tarda ad arrivare: nei scorsi giorni, i rappresentanti della Sino-Europe hanno incontrato sia Fassone che i vertici di Fininvest e avrebbero chiesto loro una proroga fino al 28 febbraio.

Se entro questa notte, come scrive la Repubblica, non arriveranno le autorizzazioni del governo di Pechino per trasferire 420 milioni dalla Cina all'Italia, ci sarà il rinvio della trattativa per la cessione del Milan al consorzio cinese. L'operazione verrà siglata a febbraio 2017, in cambio di una ulteriore caparra di 100 milioni e dell'identità dei soci della cordata guidata da Sino Europe.

MA IL MERCATO?

In casa rossonera torna il problema del mercato condiviso: se ci sarà la proroga, acquisti e cessioni saranno decisi insieme da Fininvest e dalla Sino-Europe Sports. Ci sarà una condivisione tra la dirigenza italiana, ovvero Adriano Galliani, e quella futura cinese, Fassone e Mirabelli. Dunque andranno fatte scelte d'insieme, come avvenuto in estate e come ha confermato ieri nel pre partita di Milan-Crotone proprio Adriano Galliani: "Futuro lo sa solo Dio… mercato? Con le regole attuali sarò io a gestirlo, ma qualsiasi operazione deve essere condivisa dai cinesi. Sarà molto simile a quello estivo, le operazioni vanno accettate anche dai nuovi proprietari. In trent’anni abbiamo raggiunto 45 primi e secondi posti, intendo sia in Serie A che nelle varie coppe". 

Silvio Berlusconi, come ha sempre detto, vuole un Milan giovane ed italiano, quindi Adriano Galliani proverà ad accontentare il presidente. Dall'altra parte, Marco Fassone, il futuro amministratore delegato individuato da Sino Europe, ha già adocchiato giocatori di richiamo internazionale, ovvero Musacchio del Villarreal, Fabregas del Chelsea, Badelj della Fiorentina e Keita della Lazio. 

Non è ancora chiaro quanto budget ci sarà a disposizione: sicuramente dovrebbero esserci i 100 milioni per la proroga concessa, ma poi? Per finanziare gli acquisti, scrive sempre la Repubblica, saranno necessarie delle cessioni a gennaio: Luiz Adriano, Honda e Sosa dovrebbero essere i primi partenti. 

Vincenzo Montella vuole rinforzi per rimanere nelle posizioni nobili della classifica. La vecchia e nuova dirigenza dovranno accontentarlo. Galliani e Fassone si muoveranno insieme, ma i fondi deve garantirli Fininvest. Una cosa è certa: il mercato di riparazione del Milan resta un'incognita, per il momento.