Favorita in Italia e con ambizioni dichiarate in Europa. Questa è la Juventus di questa stagione che vede in Sami Khedira uno dei propri giocatori più importanti. Carisma ed esperienza internazionale al servizio dei bianconeri, se non è frenato dagli infortuni Allegri non rinuncia mai al centrocampista ex Real Madrid.
Proprio dalla Spagna Khedira ha scelto di abbracciare il bianconero con un obiettivo ben preciso, come spiega ai microfoni di UEFA.com: "Se ricordo bene, la Juve non la vince dal 1996 la Champions. Quindi direi che è ora di rivincerla. Ecco perchè sono qui, per questo ho firmato con la Juve. Ma so anche che non è facile, che si può sempre sognare di vincerla e che si deve sempre lavorare duramente per riuscirci. Credo fortemente che la nostra squadra può competere per il titolo, ma sappiamo bene che ci sono altre squadre fortissime in lotta. In Champions League, come potete vedere quest’anno, ci sono almeno otto squadre che possono realisticamente ambire al titolo.
Un bel gruppo di grandi squadre e di grandissimi calciatori che puntano tutti alla stessa cosa. Sappiamo che servirà anche un pizzico di fortuna. Ma lottiamo e lavoriamo duramente ogni giorno per quel sogno di vincere la Champions League. L’anno scorso ci siamo trovati davanti l’avversario più duro negli ottavi, il Bayern, e ci siamo andati molto vicini. Alla fine siamo stati eliminati, ma va così, può sempre andare in un modo o nell’altro. Noi dobbiamo solo continuare a crederci. Non dobbiamo dirlo, dobbiamo solo lavorare duramente, anche di più rispetto ad altre squadre."
Khedira, poi, ricorda le riflessioni sulla sua scelta di venire in Italia: "A un certo punto ti fermi a pensare cosa devi fare della tua vita e della tua carriera. Ho capito che il Real Madrid era stata la cosa più bella che mi poteva capitare. Avevo passato cinque anni stupendi a Madrid, conosciuto gente speciale e grandi calciatori. Ma a 28 anni avevo due scelte: rinnovare e finire la carriera al Real Madrid o cercare una nuova sfida. Volevo vedere qualcosa di nuovo, un nuovo ambiente, qualcosa di diverso. Dovevo riscoprire me stesso. Poi ho ricevuto la chiamata della Juventus ed è stato subito chiaro che avrei cambiato club."