Il necessario riscatto dopo una partita totalmente incolore passa da una gara tremendamente simile a quella costata una débacle che non si palesava da tempo immemore. La Juventus riparte per lasciarsi alle spalle Genova e il Genoa, incrociando la strada dell'Atalanta, la squadra più in forma della Serie A, con caratteristiche simili a quelle dei liguri che non più tardi di quattro giorni fa distruggevano i bianconeri. Pressing aggressivo aiutato dal baricentro alto, centrocampisti di gamba e fisico in grado di garantire qualità e quantità, organizzazione minuziosa. Tre elementi che Massimiliano Allegri teme particolarmente, il primo in particolar modo.
A Marassi infatti la sua squadra ha subito gli attacchi sui primi portatori di palla decisamente più del dovuto e del consentito, nonostante l'idea (giusta) di spostare Dani Alves tra i tre dietro per avere maggior qualità in fase possesso e impostazione. L'interpretazione del brasiliano ha però lasciato a desiderare, così come quella dei compagni di reparto Bonucci e Benatia. L'azzurro, come l'ex Barcellona, non ci sarà sabato sera causa infortunio, resta dunque il marocchino l'unico centrale di difesa con i piedi per far partire l'azione, aspetto in cui Rugani ancora difetta e che non è la specialità della casa di Chiellini. Il classe 1987 avrà necessariamente bisogno di supporto dalle corsie e dalla mediana per essere efficace, specialmente i terzini.
L'ideale sarebbe schierare una difesa a quattro, con Lichtsteiner ed Evra larghi per costringere l'Atalanta all'inferiorità numerica sulle fasce, presidiate in avanti da Cuadrado e Alex Sandro: lo svizzero e il francese sanno interpretare il ruolo e, allargando il campo, facilitare l'impostazione. Poi, una volta portata in avanti la palla, serve l'attacco: difficile fare male con il doppio centravanti, visto che i tre dietro dell'Atalanta restano piuttosto compatti. Solo l'interno destro si stacca ogni tanto per andare in avanti, ma Higuain e Mandzukic insieme non offrono pericolosità in situazioni di due-contro-due. Quindi, non dovesse rientrare Dybala (al momento le probabilità di vederlo dal primo minuto sono piuttosto basse),la situazione migliore sarebbe ancora il 4-3-3.
Il reparto dove la Juventus può avere la meglio è invece il centrocampo: Allegri opterà per i migliori tre, ovvero Khedira, Marchisio e Pjanic. La posizione di quest'ultimo, tra centro-sinistra e trequarti, sembrerebbe essere l'arma più pericolosa a disposizione dei bianconeri: il bosniaco avrebbe la possibilità di giocare tra le linee, costringendo un difensore a staccarsi o un centrocampista ad abbassarsi, creando una situazione favorevole o a un inserimento di Khedira, o per un movimento di Higuain, se non anche per un taglio dalle fasce. Ovviamente però la prestazione dell'ex Roma dev'essere in tono superiore rispetto all'attuale media: Allegri potrebbe consegnargli le chiavi della partita, starà a lui aprire le giuste porte.