A Siviglia con l'obiettivo di giocarsela, prima di tutto. La Juventus assapora l'UEFA Champions League e si prepara ad affrontare quella che sulla carta è la partita più difficile del girone, al Sanchez Pizjuan. Senza calcoli, senza pensieri: giocarsela sembra essere la parola chiave, il mantra della trasferta andalusa. Sull'aereo non sono saliti tanti giocatori importanti, ma Massimiliano Allegri non se ne preoccupa e, nella conferenza stampa di rito, offre indicazioni riguardo le possibili scelte.
"Domani gioco o con Cuadrado vicino alla punta o con i tre davanti. A sinistra possono giocare Alex Sandro, Sturaro o Kean", spiega il tecnico, prima di dichiarare quasi ufficialmente l'intenzione di 4-3-3, vista l'emergenza anche difensiva: "Chiellini ha recuperato, ma domani sarà in panchina, Benatia ha un problema al ginocchio e speriamo di averlo per domenica". Spazio dunque a Rugani al fianco di Bonucci, con Evra a sinistra. Mediana senza novità: "Pjanic è rimasto a riposo sabato, ogni tanto serve anche questo. Marchisio gioca". E sull'indisponibilità di Higuain aggiunge: "Ha preso una botta, ieri c'era il dubbio e stamattina non era in grado, rischiarlo e perderlo per un mese sarebbe stato troppo".
Nonostante le assenze, in ogni caso, "non serve un'impresa": parole chiare, perchè la fiducia verso i propri uomini non manca. "I giocatori che ho a disposizione sono in grado di fare una partita importante e sono anche giusti per giocare questa partita". Poi prosegue parlando di qualificazione: "Noi giochiamo per arrivarci prima possibile, per non ridurci all'ultima giornata, poi l'urna ci dirà cosa conviene, se arrivare primi o secondi. Comunque sia, l'ultima bisogna vincerla per garantirsi il primo posto".
Una formazione quasi scritta che si sposa con le caratteristiche dell'avversario, che Allegri così descrive: "Il Siviglia gioca molto in avanti e non specula, concede dietro ma è pericoloso in attacco, lo dimostra l'ultima rimonta (3-2 col Depor, ndr) ottenuta giocando un bel calcio. Sono molto bravi sulle palle inattive, hanno molta fisicità. Domani sarà una partita molto equilibrata, cercheremo di sfruttare le nostre caratteristiche. Noi non dobbiamo pensare troppo, ma giocare".
Infine, la chiosa sugli ultimi due precedenti a Siviglia della Juventus: lo 0-0 dell'andata e la sconfitta per 1-0 di un anno fa. "L'anno scorso è stata una delle migliori partite che la Juventus ha giocato in Champions League, ma abbiamo sbagliato troppe palle gol e siamo stati puniti su una palla inattiva. Anche all'andata abbiamo fatto bene, i portieri han fatto due ottime partite".
Presente con il tecnico in sala stampa c'è anche Dani Alves, grande ex di giornata, che inaugura così la conferenza, motivando l'ambiente alla vittoria, ma conscio della forza dell'avversario: "Non è il caso di speculare, il risultato lo dirà il campo, ma noi siamo qui per qualificarci come primi e vincere. Questo è un terreno di gioco difficile, conosco questa squadra: il Siviglia non giocherà per il pareggio. Sta attraversando un gran momento di forma. Ha intensità, pressa, e questo rende difficile giocare contro di loro".
"La loro crescita non mi stupisce - continua il terzino destro - Sampaoli è un allenatore incredibile, può ottenere grandi cose con questa squadra. Il grande merito di Monchi è ottenere risultati buoni spendendo il meno possibile, era così quando sono arrivato io ed è così anche ora. Ha fatto crescere la squadra anno dopo anno e io ho avuto il privilegio di contribuire come potevo". Poi, il ritorno al passato e alle emozioni: "Quando vengo qui ho sempre sensazioni positive, ho ricordi vividi del mio periodo a Siviglia. Tocco sempre con mano la gratitudine dei tifosi e vedo che non mi hanno dimenticato, per me è sempre un onore tornare".
In conclusione, di nuovo le motivazioni e la determinazione riecheggiano nelle parole del brasiliano: "Siamo qui per lottare, penso che domani potremo ottenere grandi cose. Nel calcio non c'è la paura, c'è il rispetto: sarà una Juve che giocherà per vincere, le grandi squadre si vedono in queste partite. Vogliamo ottenere un risultato diverso rispetto all'1-0 dell'anno scorso. Siamo molto esperti, nello spogliatoio della Juventus c'è tanta maturità, e questa deve emergere in questi momenti".