"Attraverso queste partite passano gli scudetti". Categorico Massimiliano Allegri nella conferenza stampa di vigilia: non sottovalutare un Pescara in crisi di risultati e centrare l'obiettivo massimo dei tre punti. Sarà una partita dal sapore forte per il tecnico livornese che può annoverare tra i suoi ricordi da centrocampista, ben quattro anni trascorsi con il Delfino ('91-'93 e '98-'00). Proprio nel 1993 fu protagonista del clamoroso 5-1 rifilato ai bianconeri siglando una rete su calcio di rigore: gioia inutile a causa della retrocessione finale. Ma questa è un'altra storia.
Archiviata nuovamente la pausa per le nazionali, ecco tornare il campo la cara vecchia Serie A. La Vecchia Signora può guardare con una certa serenità la classifica, dall'alto al basso, grazie ai 30 punti accumulati nelle prime dodici giornate. Reduce dal successo per 1-2 sul campo del Chievo, quella di questa sera ha tutti i crismi di un testa-coda, contro il Pescara di Oddo terz'ultimo a 7 punti che, in serie negativa da quattro match, manifesta sempre più enormi problemi nel finalizzare la grossa mole di gioco prodotta. Ci ha pensato, ovviamente, Allegri a redarguire i suoi per farli entrare nell'ottica giusta: "Bisogna ricalarsi subito nel campionato, e il Pescara nonostante le difficoltà di classifica crea molto, e spesso non ha meritato di perdere, anche se manca un po' di esperienza".
Molti gli indisponibili da una parte e dall'altra. La testa corre anche in direzione Siviglia, sfida cruciale di settimana prossima, e diversi giocatori non saranno rischiati nella serata dello Stadium. Tempi lunghi per il rientro di Marko Pjaca mentre per Dybala la prognosi è ancora di due settimane. Barzagli rivedrà il campo nel 2017, Benatia ha accusato qualche problema muscolare non rientrando nella lista dei convocati. Fuori anche Dani Alves, bisognoso di un turno di riposo dopo i vari impegni transoceanici.
Chi giocherà sicuramente sarà Gonzalo Higuain, fischiato in nazionale con la maglia albiceleste, è confermato in campo dalle parole del coach nella press conference. Dal 1' anche Sami Khedira, in rete con il San Marino, a comporre il terzetto di centrocampo: ballottaggi tra Hernanes-Marchisio e Pjanic-Sturaro-Asamoah. Il brasiliano e il bosniaco sono in vantaggio nei rispettivi casi. Coperta corta in difesa, dove il numero di centrali disponibili potrebbe indurre Allegri ad optare per la linea a quattro: "Difensori non ne ho molti, sul sistema decideremo". Dovesse essere a tre, Patrice Evra scalerebbe terzo centrale - e non sarebbe certamente una novità - al fianco di Bonucci e Rugani. Nell'altra opzione, i due azzurri centrali con Sandro e Lichtsteiner sulle fasce.
(3-5-2) Buffon; Rugani, Bonucci, Evra; Lichtsteiner, Khedira, Hernanes, Pjanic, Alex Sandro; Mandzukic, Higuain.
Qualche problema anche per la squadra di Oddo, che deve fare a meno di diversi giocatori di una certa rilevanza come Verre, Bahebeck, Coda, Gyomber e Mitrita. Recuperati last minute Aquilani, Crescenzi e Caprari, malgrado qualche decimo di febbre accusato martedì scorso. Torna dalla squalifica Brugman. Sarà un Pescara sicuramente differente ai precedenti quello che calcherà il terreno dello Stadium questa sera. I biancazzurri, infatti, dovrebbe schierarsi per la prima volta con il 3-5-2 e fronteggiare a specchio la capolista.
La grande spinta dei due laterali, Francesco Zampano e Alessandro Crescenzi, consente l'adattamento nella linea a cinque. Così come Evra nella Juventus, un terzino come Biraghi dovrebbe rientrare tra i tre centrali completando il reparto arretrato con Campagnaro e Zuparic. Nel cuore della metà campo, a Bryan Cristante sono affidate le chiavi della regia con Brugman e Memushaj ai suoi lati. In avanti non c'è vasta scelta per gli abruzzesi, che optano nuovamente per il tandem Benali-Caprari.
(3-5-2) Bizzarri; Campagnaro, Fornasier, Biraghi; Zampano, Brugman, Crstante, Memushaj, Crescenzi; Benali, Caprari.
L'ultimo precedente allo Juventus Stadium risale ad oltre tre stagioni fa (6 Aprile 2013), quando una doppietta di Mirko Vucinic supera di misura gli avversari. E' la famosa sera con l'esultanza-spogliarello del montenegrino, corso ad abbracciare l'allora allenatore bianconero Antonio Conte. Nei sei precedenti disputati a Torino, gli abruzzesi non hanno mai vinto: cinque successi bianconeri e un pareggio. Sono tredici le reti segnate dalla Juventus tra le mura amiche contro i biancazzurri mentre quattro sono quelle incassate.