La Juventus è una squadra che ha sempre basato i propri successi sulla solidità difensiva ed in questa stagione, dopo cinque anni di vittorie, il muro eretto davanti a Buffon composta dalla ormai celebre BBC (Barzagli – Bonucci – Chiellini) inizia ad avere qualche crepa e qualche scricchiolio. Chiellini sono ormai due anni che lotta contro fastidiosi e persistenti infortuni muscolari, motivo per cui ha saltato l'ultima tornata di partite con le nazionali e potrebbe non essere titolare sabato contro il Pescara, mentre Barzagli si è fatto male nella partita contro il Chievo a causa di una sciagurata caduta che gli ha provocato la lussazione della spalla, costringendolo a restare fermo ai box fino a fine Gennaio.

L'unico baluardo rimasto in forze è quindi Leonardo Bonucci, uno dei pochi sopravvissuti del mercato 2010, il primo targato Agnelli-Marotta. Dall'anno del suo approdo in bianconero, Bonucci, ha vissuto esperienze molto diverse tra loro, passando dalle feroci critiche dei settimi posti al ruolo di leader emotivo e carismatico della squadra, ma anche della nazionale, ed ecco perchè quando parla è sempre ascoltato con molta attenzione dalla propria tifoseria. In ordine cronologico, le ultime dichiarazioni del difensore risalgono al post di Italia – Germania, dove ha parlato di Juve e futuro. Come sempre, l'ex Bari, dice quello che pensa ed ammette che "non stiamo giocando un grande calcio ma siamo a novembre e c’è tempo per migliorare. Ora conta soltanto fare punti, poi a gennaio e febbraio potremo allenarci con continuità e provare qualcosa di più". Il messaggio è chiaro per tutti: per il bel gioco c'è tempo, ora bisogna mettere fieno in cascina in attesa dei rientri di Dybala e Pjaca che alzeranno il livello in allenamento ed in partita.

Il primo obiettivo però Bonucci e compagni dovranno acquisirlo senza i due talenti offensivi ed è il passaggio del turno in Champions: "non dobbiamo neanche pensare all’idea che non si passi il girone di Champions, quello è il nostro obbiettivo. Abbiamo visto il Siviglia, mette in difficoltà tutti nel campionato spagnolo, ma noi arriveremo là con la giusta consapevolezza". Al Sanchez Pizjuan, molto probabilmente, di fianco a Bonucci giocherà Daniele Rugani, lanciato da Ventura nella gara amichevole contro la Germania. Il veterano bianconero ne approfitta quindi per sottolineare come in Italia non si dia mai spazio e soprattutto tempo ai giovani giocatori: "in Italia si vedono le cose in maniera sbagliata. In tutto il mondo giocano i giovani, gli si dà la possibilità di crescere, da noi è tutto più complicato: i ragazzi fanno più fatica a esprimersi con continuità e, quindi, a sopportare le pressioni".

Bonucci termina poi parlando della nazionale, rivelando idee contrastanti rispetto a quelle del suo vecchio maestro ai tempi di Bari riguardo alle amichevoli: "nello spogliatoio eravamo d’accordo: queste partite ti fanno capire come gestirsi a livello internazionale".