Il padre di Pjanic, Fahrudin, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina. Tanti i temi toccati, partendo dalle origini del ragazzo: "È come se l’avessi protetto attraverso un pallone. Ho avuto la fortuna di poterlo portare via dalle atrocità della guerra e Miralem, crescendo, non mi ha fatto mai pesare quella fuga: si è sempre sentito bosniaco, ma è diventato un campione qui, in Lussemburgo, la seconda patria che ci ha accolto tanti anni fa ormai".

E' arrivato il momento di un primo bilancio: "Come giudico questo primo periodo bianconero? Si sta impegnando parecchio, so che suda in allenamento. Ha cambiato preparazione rispetto al passato e, fisicamente, ha avuto qualche problema all’inizio. Ora è tutto a posto: ovviamente deve continuare su questa strada, con questa serietà, perché è in un mondo completamento nuovo. (....)". 

Pjanic ha attraversato un periodo piuttosto delicato, ma ora finalmente si è sbloccato: "Sì, si è sbloccato, ma avevate dubbi? Non vedo quale sia il problema perché lui è sempre stato contento del lavoro fatto a Torino: segue le direttive del club, ascolta il tecnico, si sacrifica per la squadra. Quando ci si comporta così, i risultati arrivano: i tifosi non devono preoccuparsi, a maggior ragione dopo la punizione al Chievo". Sul dilemma ruolo: "È una domanda per Allegri, è lui che decide. Io dico che può giocare ovunque perché ha qualità e si applica. Può stare più avanzato visto perché ha l’abilità del passaggio decisivo, ma ha dimostrato di sapersi adattare anche in una zona più difensiva del campo: pure davanti alla difesa, sa organizzare il gioco"

Pjanic - twitter.com
Pjanic - twitter.com

Il bosniaco col gol su punizione contro il Chievo Verona ha fatto dodici, un record nel campionato italiano in relazione ai suoi cinque anni in Serie A. Miralem è ormai lo specialista più in gamba d'Italia: "Assolutamente, il migliore- ha affermato il papà-. Un grande insegnamento allenarsi a Lione vicino a Juninho Pernambucano, ma la sua forza è stata nel creare uno stile tutto suo. Ormai possiamo dire che nel calcio esistono le punizioni alla Pjanic (....)". 

Tutti si aspettano un Pjanic sempre protagonista, costante e padrone della zona mediana del rettangolo. Cosa manca ancora a Miralem per completare l’adattamento alla Juventus?: "Pazienza e lavoro. Migliorarsi è possibile, questo è certo. Ma è certo anche che ci sono 4­5 giocatori nuovi, tutti di livello altissimo, che si aggiungono a campioni già in rosa come Buffon: capirsi gli uni con gli altri non è facile ma, quando ci riusciranno, le cose andranno perfino meglio di così (....)".