Altri tre punti e quota 30 raggiunta per la Juventus di Massimiliano Allegri. I bianconeri hanno la meglio sul campo del Bentegodi e superano il Chievo Verona grazie alla magnifica rete da calcio di punizione di Miralem Pjanic. Il goal del bosniaco risolve il match assestando lo score sull'1-2 finale, dopo il botta e risposta tra Mandzukic (54') e Pellissier su calcio di rigore (65'). Tante le occasione per incrementare il bottino nel finale di partita ma la scarsa precisione sotto porta condiziona in maniera decisiva. Con questo risultato Higuain&co restano a +5 sul Milan secondo (vittoria a Palermo, 1-2) e, momentaneamente a +7 sulla Roma che gioca stasera con il Bologna.
Arriva la Juventus e Maran s'ispira all'assetto del Lione per fermarla. 3-5-1-1 per i gialloblu che potranno contare su Floro Flores unica punta e Birsa alle sue spalle. Hetemaj, già a segno a Torino nell'1-1 dello scorso anno, compone il pacchetto di centrocampo con Radovanovic e Castro. La duttilità di Mariano Izco, permette al tecnico di schierarlo sulla destra per contrastare le discese di Alex Sandro mentre Cacciatore fronteggia Cuadrado. Spolli-Dainelli-Gobbi in tre centrali.
(5-3-2) Sorrentino; Izco, Spolli, Dainelli, Gobbi, Cacciatore; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa, Floro Flores.
Come annunciato nella conferenza di vigilia da Allegri, l'undici subisce delle variazioni perchè bisognoso di forze fresche. Soprattutto a centrocampo, il mister bianconero concede un turno di riposo a Khedira e Marchisio, lanciando dal 1' Hernanes in regia e Sturaro mezzala. Lichtsteiner titolare nella difesa a quattro con Benatia, Barzagli ed Alex Sandro. In avanti c'è Cuadrado, sulla destra, a supporto del doppio nove Mandzukic-Higuain.
(4-3-3) Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Barzagli, Alex Sandro; Sturaro, Hernanes, Pjanic; Cuadrado, Higuain, Mandzukic.
Inizia nel peggiore dei modi la partita dei bianconeri in quel di Verona: Andrea Barzagli, l'ultimo rimasto in piedi finora della BBC, deve abbandonare il terreno di gioco con la barella a causa della fuoriuscita della spalle. Al suo posto, subito Bonucci, pur non al meglio. Il primo affondo della Juve arriva all'11', con Higuain che vola sulla sinistra e tenta di servire al centro per Mandzukic: chiude bene la retroguardia di Maran. La tattica dei padroni di casa è chiara sin dall'ufficialità di formazione: attendere, attendere, attendere e colpire in contropiede qualora si presentasse l'opportunità. Lasciare la sterile manovra ai difensori e fare densità in mezzo al campo per non concedere linee di passaggio centrali agli avversari.
E' dura trovare spazio, c'è bisogno di iniziativa, di guadagnare metri attraverso giocate del singolo. Le punizioni possono rivelarsi l'arma giusta per sorprendere il Chievo: Hernanes al 25', impatta di testa in maniera abbastanza scomposta mandando alto sulla traversa. Anche Mandzukic non sta certamente a guardare, oltre al solito pressing forsennato si trasforma per un istante in prestigiatore in area di rigore: sombrero a Dainelli, poi a tu-per-tu con Sorretino spara alle stelle. Ancora il croato, al 36', sull'asse con Alex Sandro riceve un bellissimo cross che colpisce in caduta: sfera fuori non di molto alla sinistra di Sorrentino. La chance più clamorosa della prima frazione capita ad Higuain, che sfrutta lo scivolone di Spolli e prova a beffare sul primo palo il portiere clivense: niente da fare, conclusione respinta in angolo.
Il canovaccio tattico nella ripresa è sulla falsa riga dei primi 45': Chievo Verona rintanato e stretto, Juventus che prova a sfondare. Ci riesce, dopo circa dieci minuti con il panzer croato Mario Mandzukic. I bianconeri sfruttano la rapidità di Cuadrado per mettere davanti al portiere il numero 17: pallone che s'infila sotto la figura di Sorrentino e si deposita in rete per lo 0-1. Cavalcano l'onda i bianconeri e provano a bissare il goal con l'altro centravanti, Higuain, ma la difesa gialloblu chiude prontamente. Maran scuote la squadra inserende il veterano Sergio Pellissier e ci riesce: prima, l'occasione di Castro sulla quale Buffon compie un semi-miracolo; poi, il calcio di rigore causato da Lichtsteiner proprio ai danni dell'attaccante clivense. Dal dischetto si presenta Pellissier che spiazza Buffon e mette a segno il quinto goal personale ai danni della Juventus.
Si rivela profetico Allegri nella conferenza: "dobbiamo conquistare più punizioni affinchè Pjanic possa calciarle". Detto, fatto. Punizione dal limite conquistata al 75', il bosniaco disegna una parabola perfetta all'incrocio dove Sorrentino non può che rimanere impassibile ed ammirarla. Nel finale, tante le chances per incrementare il vantaggio con Sturaro, due volte, Cuadrado con una discesa dribblante clamorosa e lo stesso Pjanic, ancora su punizione dal limite. Nonostante questo, i bianconeri riescono a portare a casa i tre punti e volare a quota 30 prima della pausa per le nazionali.