Era quello di cui ava bisogno la Fiorentina: il 3-0 ai cechi dello Slovan Liberec serve ai viola per mettere al sicuro la qualificazione. Resterà da giocarsi il primo posto contro il Qarabag - già battuto 5-0 all'andata - nelle due partite finali.
La partita. Un match duro fin da subito, con Sukannik che dopo 5 minuti inaugura il taccuino dell'arbitro con un intervento a gamba tesa su Cristoforo. Lo Slovan sa di non avere molte armi a disposizione e punta su pressing e gioco aggressivo: al 12' Bartosak stende Federico Chiesa ma stavolta Stavrev opta per la grazia. Nel primo quarto d'ora non succede praticamente nulla, fino a quando Ilicic riesce a liberarsi di Sykora e scaraventa in porta un destro che centra il palo alla destra di Hladky ed esce. I viola prendono coraggio e col passare dei minuti sembra diversa anche la disposizione tattica: il 3-4-2-1 presentato all'inizio sembra essere invece un 3-5-2 con Borja Valero arretrato verso la linea dei centrocampisti e Ilicic molto vicino a Kalinic. I cechi invece sono costretti a cambiare già al 17' a causa dell'infortunio di Hovorka, sostituito da Nitrianský.
L'incontro si accende. Il dominio viola però viene improvvisamente interrotto da una fiammata ospite: calcio di punizione dalla trequarti di Bartl verso il centro dell'area dove Folprecht di piatto impegna Tatarusanu all'alzata in angolo. La Fiorentina reagisce immediatamente e torna ad imporre il proprio gioco, mentre lo Slovan subisce tanto in penetrazione e quando Ilicic sfonda il muro ceco dalla destra Sukannik non può far altro che stenderlo, dal dischetto si presenta lo stesso sloveno che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Lo Slovan nonostante lo svantaggio non si scompone e resiste agli attacchi di una Fiorentina consapevole di poter chiudere subito i conti. Gli ospiti provano anche ad affacciarsi dalle parti di Tatarusanu, che rimane però praticamente inoperoso. La Fiorentina, così come all'andata, cerca soprattutto la profondità verso Kalinic, ed è proprio un lancio di Ilicic verso l'attaccante croato che porta al gol del raddoppio: Coufal liscia totalmente l'intervento e il numero 9 viola è libero di saltare il portiere e appoggiare in rete il 2-0.
Secondo tempo. Il secondo tempo non comincia a ritmi altissimi. La Fiorentina cerca di gestire il risultato mentre lo Slovan non propone granché: il primo sussulto arriva da una bella conclusione dalla distanza di Borja Valero che si abbassa improvvisamente ma non abbastanza da centrare la porta, poi è Chiesa che dalla destra entra in area di rigore, si accentra e manda alto il suo mancino. Una partita tutto sommato destinata a trascinarsi lentamente verso la fine rischia una svolta inaspettata al 67', quando Tatarusanu nel tentativo di evitare che un pallone innocuo terminasse in calcio d'angolo regala la sfera a Bartl, che però si fa murare dal portiere rumeno e spreca l'occasione per riaprire il match.
La Fiorentina chiude i giochi. Al 71' Borja valero gioca nei pressi del limite dell'area per Sebastian Cristoforo: controllo, un passo verso destra e un colpo incrociato verso l'altro palo, dove Hladky non può arrivare. Da questo momento la partita non vede altri spunti particolari, i viola si difendono e lo Slovan - pur volenteroso - non riesce mai ad incidere davvero in area avversaria: il gol della bandiera lo sfiora Vuch all'88', ma il suo destro al volo finisce a lato.
L'arbitro fischia la fine dopo 3 minuti di recupero e sancisce il quasi certo passaggio del turno della squadra di Paulo Sousa, mentre nell'altra partita il Quarabag sconfigge il PAOK Salonicco candidandosi al posto di seconda qualificata.