Questa sera allo Stadium andrà in scena una delle puntate più prestigiose del massimo campionato italiano – Juve-Napoli, sfida che certamente avvampa il cuore dei più nostalgici. Finalmente Gonzalo Higuain viene a fronteggiarsi contro il suo ex amore che ha tuttavia salutato con un timido addio, e oggi è proprio l’occasione giusta per mettere tutte le cose in chiaro. Il Pipita va a formare un attacco di quasi 180 chilogrammi insieme al croato Mandžukić che con la Samp ha finalmente ritrovato il gol con la Juve dopo 763 minuti. I napoletani invece sfoderano un tridente non da poco, tanta tecnica e tanto talento, Insigne-Mertens-Callejon – e se la Juve punterà sulle verticalizzazioni di Pjanic sulla boa Mario o cavalcherà le fasce per lanciare cross a ripetizione sulle zucche dei suoi bomber, il Napoli opterà per il tiki-taka e sui tagli devastanti degli esterni per infilare il muro bianconero.

Conviene in questa sede fare anche un ragionamento in negativo, ovvero quanto possano infierire alle rispettive squadre le loro assenze che non sono tra l’altro banali. Entrambi gli schieramenti si ritrovano a secco di utili sostituzioni per l’attacco; Dybala ne avrà per un mese tanto che la Federazione argentina ha già comunicato che non giocherà in Nazionale, mentre Gabbiadini deve scontare ancora una delle due giornate di squalifica in seguito al rosso rimediato contro il Crotone una settimana fa. Altro capitolo vanno a comporre le assenze di Pjaca (che ne ha ancora per due-tre settimane) e Milik (per cui parliamo di mesi).

Nella partita verranno analizzati con particolare cura gli M&M, o meglio, Mandžukić e Mertens. Il primo sfrutterà l’ennesima opportunità datagli da mister Allegri dopo aver iniziato una stagione difficile non da prima scelta: ormai si è sbloccato e ora si spera che il gol contro la Samp vada a creare un effetto domino. Il suo dirimpettaio invece punta non lo è per niente, perché la sua statura e corporatura non sono fatte per giocare come prima punta, ma di questo Mertens non ne è al corrente, e più che da falso nueve, come a molti piace dire, lui si muove proprio come una punta pura buttandosi pure in area per ricevere i cross di Insigne e Callejon. Dopo l’infortunio di Milik e gli alti e bassi di Gabbiadini, Mertens è oramai diventato il leader della squadra e l’idolo della tifoseria, e questa sera il destino gli darà una bella chance per far vedere quanto forte realmente è.