Un mese senza vittorie in Serie A per la Fiorentina, 0-0 casalingo con l'Atalanta abbastanza deludente per la squadra di Paulo Sousa. Un lunch match alquanto povero di occasioni nitide, con le due squadre a prendere in maniera frammentaria in mano le redini della partita. Bene la Viola nei primi 20' con Kalinic tra i più produttivi dei suoi, poi pressing consistente della Dea con la regia offensiva di Gomez a dirigere le azioni. Le occasioni nette arrivano con Kurtic e Tello nella ripresa ma il risultato resta bloccato sul risultato di parità. I Viola salgono a quota 9 punti (una partita da recuperare dal Genoa) mentre i nerazzurri sono un punto avanti a 10.
Paulo Sousa opta per la difesa a tre con Salcedo proposto sul centro-destra insieme a Gonzalo Rodriguez e Astori. In mediana compito di rottura e gestione del pallone affidato a Milan Badelj e Carlos Sanchez, sugli esterni spazio a Bernardeschi e Milic. Dietro al tandem pesante composto da Kalinic e Babacar, c'è Borja Valero ad agire da trequartista atipico.
(3-4-1-2) Tatarusanu; Salcedo, Gonzalo R., Astori; Bernardeschi, Sanchez, Badelj, Milic; B.Valero; Babacar, Kalinic.
Stesso identico modulo per Giampiero Gasperini che si affida al collaudato 3-4-3, confermando la difesa a tre con il giovane Caldara al centro e Masiello-Toloi ai suoi fianchi. Sulle corsie laterali, l'altra rivelazione che sta sempre più emergendo è Andrea Conti, schierato a destra con Dramè dall'altra parte. I centrali di centrocampo sono Freuler e il baby Kessie con Jasmin Kurtic in appoggio a Petagna e Gomez.
(3-4-1-2) Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Freuler, Kessie, Dramè; Kurtic; Petagna, Gomez.
Nel match di Serie A che apre la domenica di calcio, la Fiorentina ospita l'Atalanta di Gasperini per provare a ripartire dopo un periodo abbastanza nero, condito nel finale dalla sconfitta di Torino. I Viola hanno l'approccio giusto alla gara, alzano la linea di difesa e cominciano a mordere ai fianchi della Dea. La prima chance è targata Federico Bernardeschi con una punizione non proprio potente che Berisha può bloccare in presa bassa. Il più in palla tra i toscani è senz'altro Nikola Kalinic, in continuo movimento e autore al 17' della conclusione che impegna il portiere albanese in un intervento dai riflessi sviluppati. La Fiorentina spinge sulle fasce esterne con imbucate centrali che non vengono finalizzate a causa dell'imprecisione nel controllo e della densità di maglie bianche a ridosso dell'area.
Intorno alla metà della prima frazione, l'Atalanta esce dal guscio con prepotenza e comincia ad assediare la trequarti viola con la regia avanzata di uno straordinario Papu Gomez. Martellante sul versante destro Conti, che scherza in più circostanze Milic e serve spesso dentro, assist rasoterra appetitosi che i compagni non trasformano in goal. Crescita costante sul piano della presenza e dell'apporto in zona offensiva di Franck Kessie, che impegna Tatarusanu con un paio di tiri da posizione defilata. Decisivo anche il salvataggio a porta sguarnita di Astori su un cross basso di Dramè, che congela il risultato sullo 0-0 e manda tutti negli spogliatoi.
Si torna sul campo con l'inerzia ancora dalla parte della Dea, l'occasione più ghiotta è di Jasmin Kurtic che svetta di testa sul cross pennellato di Kessie ma spedisce leggermente alto sulla traversa da due passi. Micidiale è Alejandro Gomez in contropiede che costringe Tatarusanu ad uscire in modalità Neuer fino alla propria trequarti per spazzare di testa. Paulo Sousa cerca la svolta dalla panchina, inserendo due giocatori frizzanti come Matias Vecino e Cristian Tello: il secondo confeziona un tiro estremamente insidioso sul quale Berisha si distende alla grande. Ancora la Fiorentina è a tentare il colpo con Kalinic al 72' con un colpo di testa potente che impegna Berisha. Negli ultimi venti minuti succede poco o nulla: Damato fischia la fine certificando lo 0-0 finale.