Il secondo anticipo della nona giornata del campionato di Serie A metterà di fronte Pescara e Sampdoria. All'Adriatico si sfideranno due squadre non proprio in buona salute e che vogliono riscattare le ultime infelici uscite. Il Pescara è ancora a caccia della prima vittoria sul campo ed è reduce dalla sconfitta casalinga contro il Chievo; Oddo non fa drammi, anzi, rinacara la dose dicendo che bisogna mettere in preventivo anche venti sconfitte ma al contempo la squadra necessita di convinzione e coraggio. Di seguito la conferenza.
"Abbiamo qualche difficoltà, oltre ai noti acciaccati faremo a meno anche di Crescenzi e forse di Verre. Pepe, Campagnaro e Bahebeck dovrebbero esserci, Aquilani e Brugman giocheranno insieme domani. Uno tra Crisante e Memushaj starà fuori, ho visto Ledian particolarmente bene negli ultimi 2 giorni a livello mentale. Partono alla pari ora, vedremo. Vitturini sarà quasi certamente in campo. Può fare bella figura", esordisce Oddo.
"La gara della svolta può essere sempre, dobbiamo pensare che domani è importante e non fondamentale. Una vittoria serve più per il morale. Dobbiamo continuare a fare ciò che abbiamo fatto, migliorando nei nostri difetti. Dovremo avere grande convinzione e grande coraggio, capendo i vari momenti della partita. Finora la maggioranza dei gol che abbiamo preso, li abbiamo presi perché ce li siamo fatti da soli e nei nostri migliori momenti. Prendiamo molti gol sui finali di partita? È fisiologico, non solo fisico. Dobbiamo imparare a leggere i momenti e capire quando spingere e quando no".
Inoltre, uno sguardo ovviamente anche agli avversari: "Samp? È una squadra forte con elementi di esperienza ed altri di prospettiva. Ha raccolto meno di quanto meritato. È una partita nella quale servirà il gruppo è non il singolo. Dobbiamo mettere in preventivo che in A possiamo fare 20 sconfitte, se saremo bravi ne faremo di meno. Ogni domenica sarà una battaglia e una sofferenza. Giampaolo? Un grande allenatore, innovativo e con idee propositive anche se diverse per qualcosa dalle mie, e un ragazzo che ho cresciuto. Torreira? Sono strafelice per lui, gli ho cambiato ruolo e sin da subito si è dimostrato un ragazzo calcisticamente intelligentissimo", chiude Oddo.