Ottima prova dello Spezia, che vince al Del Duca grazie ad un super Nenè, autore di ben due gol e di una gara mostruosamente importante. I liguri, ora quarti, ritrovano così lo smalto dei tempi migliori, mettendo alle corde un Ascoli propositivo ma tutto sommato inconcludente.

Padroni di casa che scendono in campo adottando un offensivo 4-3-3: davanti Lanni, difesa a quattro composta da Pecorini, Augustyn, Mengoni e Mignanelli. Chiavi del centrocampo affidate a Carpani, con Bianchi e Cassata ai lati. Completano l'undici iniziale, a sostegno dell'unica punta Favilli, le ali Orsolini e Gatto. Stessa disposizione tattica, invece, per gli ospiti, che piazzano Datkovic e Terzi davanti Chichizola, lanciando dal 1' Vignali e Migliore come terzini. Nella zona mediana del campo cabina di regia affidata a Signorelli, mentre sono Pulzetti e Sciaudone le mezzali scelte da Di Carlo. Nene' la prima punta, con ai lati Mastinu e Piu.

Gara subito offensiva da parte dello Spezia, abilissimo a pressare l'Ascoli proponendo un atteggiamento aggressivo e preciso. I Picchi invece, dal canto loro, attendono, cercando di ripartire celermente per tagliare in due la retroguardia avversaria. Tra l'equilibrio, molto pimpante Piu, a più riprese cercato dai compagni ma spesso impreciso nell'ultimo tocco, prima cioè di tentare una qualche conclusione in porta. Al 12' bell'idea filtrante di Favilli per Orsolini, pallone però troppo lungo ed azione di fatto spentasi sul fondo. Quattro minuti dopo è invece Gatto a cercare l'ex attaccante del Livorno, che non riesce a trovare l'impatto con il pallone L'atteggiamento gagliardo preoccupa dunque il collettivo ospite che, senza attendere ulteriormente, riprende a pressare dopo un breve momento di pausa, passando in vantaggio alla prima vera occasione di frazione. Autore del gol capace di scuotere gli equilibri, Nenè, abilissimo a ribadire in rete un preciso cross di Piu, come detto immarcabile. Minuto numero venti e Spezia in avanti.

La rete subita dà vigore ai liguri, che cominciano così a preoccupare ripetutamente l'estremo difensore Lanni, bravissimo a respingere al minuto ventitre un'insidiosissima conclusione partita dai piedi di Mastinu, giovane esterno prelevato dall'Olbia proprio in questa stagione. Tre minuti dopo è invece Chichizola a strappare qualche applauso, quando si esibisce cioè in una difficile parata per ribattere l'idea a giro di Gatto. La fase finale di tempo è davvero un susseguirsi di emozioni, con le due formazioni che alternano, quasi tennisticamente, clamorose occasioni: al 31' è miracoloso di Chichizola su Augustyn, un minuto dopo sfiora invece la traversa Piu. L'impegno dell'Ascoli nel pareggiare non porta però al premio massimo, bottino invece agguantato da uno Spezia più cinico e, occorre dirlo, fortunato. Proprio quando sono i Picchi a fare la gara, infatti, colpiscono i liguri ancora una volta con Nene', micidiale nell'area piccola e precisissimo nel ribadire in rete e di prima intenzione il passaggio di Vignali. Primo tempo che ci conclude dunque sul 2-0 e dopo due minuti di recupero. 

Seconda frazione che inizia in maniera più spigliata da parte dell'Ascoli, inevitabilmente costretto a giocarsi il tutto per tutto alla disperata ricerca del pari. Lo Spezia, però, è collettivo attento in difesa, capace cioè di spegnere sul nascere gli eventuali tentativi di casa. Tale solidità aiuta e non poco i liguri che, partendo proprio dall'attitudine difensiva positiva, cominciano lentamente a risalire, alzando il proprio baricentro e riequilibrando l'iniziale pressione picena. Al 61' tiro dalla distanza di Pulzetti, palla però in corner. E' uno Spezia dunque troppo concreto per esser sgretolato, con buona pace di un Ascoli praticamente inoffensivo nonostante il tanto impegno. Tra gli undici ospiti, davvero impressionante Nenè, attaccante completo davvero sfortunato al 64', quando un ottimo Lanni  gli nega di pugno la gioia della tripletta. 

Gli estremi difensori sono dunque  veri protagonisti della sfida, che continua a correre sui binari dell'emozione anche per tutta la seconda metà di frazione. Oltre ai portieri, figura presente nel normale scorrere del tempo è la Dea Bendata, tanto amica dello Spezia quanto avversa per l'Ascoli, come dimostra la rovesciata di Favilli respinta addirittura da Perez, suo compagno di squadra subentrato al posto di uno stanco Gatto e di fatto autore di un involontario intervento salvifico per i suoi diretti avversari. La fase finale di gara registra infine un Ascoli più offensivo, con lo Spezia poco incline ad attaccare. All'85' buonissimo colpo di testa del numero 9 di casa Perez, pallone out di pochissimo. Un minuto dopo ci prova invece lo spezino Jaadi, il cui tiro impatta però sul compagno di squadra Signorelli. Non ci sono altre emozioni, per una gara che si conclude dunque dopo ben quattro minuti di recupero.

Un risultato giusto, tutto sommato, e che esalta uno Spezia incredibilmente solido sotto ogni profilo, tattico e fisico. I liguri infatti, dopo un inizio in sordina, hanno finalmente ritrovato il loro equilibrio, andando a vincere su un campo difficile rilanciandosi ufficialmente per i playoffs. Di Carlo ha ripreso in mano la situazione. Poco sotto la sufficienza, invece, l'Ascoli, sicuramente sfortunato ma comunque davvero poco pericoloso in area di rigore. I Picchi hanno creato alcune occasioni, non trovando mai il guizzo decisivo. Migliore in campo per i padroni di casa, Lanni. Per gli ospiti in evidenza Nenè.