Sosta per le nazionali, ma l'Udinese non è rimasta con le mani in mano. Sabato infatti i friulani hanno giocato un'amichevole contro l'Olimpia Lubiana, per riempire il buco lasciato dalla pausa della Serie A e per dare la possibilità a Iachini di fare nuovi esperimenti, ora che il mercato è chiuso e la rosa di 29 giocatori è definitiva. Nonostante i giocatori chiamati dai rispettivi ct siano stati tanti, i ragazzi sotto la lente d'ingrandimento (ovvero Kums, De Paul, Duvàn Zapata e Therau) erano presenti e il mister ha potuto buttarli nella mischia. Riconfermato il 4-3-2-1, con la sensazione che questo sia l'anno buono per mandare il 3-5-2 in soffitta, confortati dalle parole di Gino Pozzo in settimana: «Ho sempre pensato che sono i giocatori a dettare il modulo e non viceversa. Credo che il centrocampo a tre in questa rosa sia un must, e siccome dobbiamo sfruttare la qualità che abbiamo davanti viene da sè che dietro dovremmo giocare a quattro». In difesa, oltre alla coppia centrale Danilo-Felipe, è stato riconfermato Samir come terzino sinistro (che in partita si è infortunato, da valutare le sue condizioni in vista del Milan) e si è finalmente rivisto Molla Wague, adattato a terzino destro. A centrocampo la novità Sven Kums, con il belga subito in cabina di regia. Davanti, insieme a De Paul, di nuovo Thereau a supporto di Duvàn Zapata. Questa la formazione completa: Borsellini, Samir, Felipe, Danilo, Molla Wague, Fofana, Kums, Kone, De Paul, Thereau, Duvàn Zapata. 3-1 per le zebrette il risultato finale.
Già dai primi minuti della partita una cosa è balzata subito agli occhi: Sven Kums sa giocare il pallone molto bene e lo fa con una sicurezza sconosciuta a tutti gli interpreti del suo ruolo passati ad Udine negli ultimi anni. In tutta la partita non ha sbagliato quasi mai un passaggio e si è prodigato in lanci lunghi chirurgici per l'attacco bianconero. La sensazione è che il belga dunque possa veramente il tassello che mancava per far esplodere alcuni elementi in rosa, come per esempio Balic. Il croato è stato schierato mezzala nel secondo tempo, con l'ex Gent ancora in campo, forse per mostrargli da vicino su cosa ancora deve lavorare per diventare il regista del futuro per l'Udinese. Anche Thereau ha fatto capire di voler essere un elemento fondamentale per questa squadra. Con lui dietro, insieme a De Paul, Duvàn Zapata si è trovato meglio ed ha trovato anche la via del gol (il primo del match), proprio grazie ad un assist del francese. Qualche magagna resta in difesa. L'Olimpia Lubiana infatti ha trovato il momentaneo pareggio grazie ad un errore friulano nella trappola del fuorigioco. Sicuramente ciò su cui più bisognerà lavorare è la retroguardia, dato che in rosa non ci sono terzini veri e propri. Si è potuto provare il solo Samir, dato che Widmer è ancora in nazionale, ma comunque bisogna adattare elementi che sono abituati a fare altro. Non è detto però che qualcuno non scopra una nuova vocazione. Il risultato contava poco in questa partita, ma comunque l'Udinese ha voluta portarla a casa, chiudendo il match sul 3-1. Le altre reti sono state di Thereau su rigore e di Felipe, che sta mettendo in mostra un'insolita cattiveria sottoporta.
Segnali dunque positivi, sia dal nuovo modulo che dal neoacquisto Kums. L'amichevole ci ha quindi già dato una prima idea di quella che potrebbe essere la formazione anti Milan. Widmer, Karnezis e Badu erano gli unici titolari assenti ma, se per il greco è certa la presenza in campo, per gli altri due bisognerà valutare la tenuta atletica al rientro ad Udine. Ulteriori indicazioni mercoledì, quando la squadra riprenderà gli allenamenti e inizieranno a rientrare i nazionali.