In una sessione di mercato che ha visto la Serie A tornare a competere con gli altri massimi campionati, a livello di cifre e di grandi nomi, una delle incognite rimane la Fiorentina. I tifosi viola sono oramai abituati a non aspettarsi grandi botti e cifre spropositate, soprattutto dopo una stagione buona come la scorsa, ma la sensazione è che il sacrificio last-minute di Marcos Alonso (uno dei migliori nel 3-4-3 di Paulo Sousa, e soprattutto la pedina fondamentale per alternare la difesa a tre a quella a quattro) non sia stato adeguatamente "tamponato". Ma andiamo ad analizzare la situazione reparto per reparto.
Portieri
Confermato con riserva Tatarusanu: il rumeno convince ma non è una sicurezza assoluta tra i pali, e nella seconda uscita di Serie A ha riportato un forte trauma cranico nello scontro con Meggiorini: escluse complicazioni di ogni tipo, ma in ogni caso le premesse non sono delle migliori. Pantaleo Corvino si è comunque tutelato: rimandato alla base (Napoli) Sepe, il parco riserve può contare comunque sul "canterano" classe '95 Luca Lezzerini, ma soprattutto sul promettente Bartłomiej Drągowski. Classe '97, figlio d'arte, il polacco era già da oltre un anno titolare in patria con lo Jagiellonia Bialystok, nonché estremo difensore della rappresentativa under-21. Negli ultimi giorni la dirigenza viola ha cercato anche l'attacco a Marco Sportiello, separato in casa Atalanta, ma la trattativa si è risolta con un nulla di fatto.
Difesa
Sousa dovrebbe rimanere fedele alla sua difesa a tre, di cui Gonzalo Rodriguez e Davide Astori sono pilastri inamovibili. A sostituire i partenti Roncaglia (Celta Vigo) e Benalouane (Leicester) sono arrivate due pedine: la prima, vecchia conoscenza della Serie A, è De Maio, spedito a Firenze dall'Anderlecht a poche settimane dall'acquisto dal Genoa. L'altra è di stampo diverso: dal sudamerica (Chivas per essere precisi) arriva in prestito il messicano classe '93 Carlos Salcedo, convocato dal C.T. Herrera sia per la Coppa America 2015 che per le Olimpiadi di Rio. Il roccioso centrale dovrebbe partire avanti nelle gerarchie, ma potrebbe alternarsi con la sicurezza Tomovic.
Qualora il tecnico portoghese volesse optare per la linea a quattro, al netto degli addii di Blazczykowski, Pasqual e Marcos Alonso, sono diverse le alternative portate dal mercato, seppur con diverse incognite di adattamento: a destra c'è il giovane Diks, mentre sulla sinistra è arrivato l'esperto giramondo Hrvoje Milić ad infoltire la colonia croata.
Centrocampo
La linea a quattro dello scorso anno è forse stata una delle intuizioni migliori di Sousa: la coppia Badelj-Vecino sembra nata per giocare assieme, mentre Borja Valero è il collante perfetto col reparto offensivo. Le ultime ore di mercato hanno visto fare le valigie a Mati Fernandez: il cileno, chiuso dai nuovi acquisti, è approdato al Milan in prestito. Chi invece si è subito messo in luce è l'ex-Aston Villa Carlos Sanchez: il colombiano, arrivato in prestito, ha esordito con il gol-partita nella sfida al Chievo. Dopo la grande prestazione, potrebbe conquistarsi una maglia da titolare durante il campionato. Occhi puntati anche sul ventitreenne ex-Siviglia Sebastian Cristoforo, regista che potrebbe garantire qualità ed esperienza europea da subentrante. Altro innesto di spessore, seppur passato in sordina, è il rinnovo del prestito dal Barcellona di Cristian Tello, esterno preziosissimo che si alternerà a Federico Bernardeschi su una fascia destra che fa davvero paura a chiunque. Qualche dubbio in più su Maxi Oliveira, voluto da Corvino in extremis per ovviare alla cessione (anch'essa arrivata a fine mercato) di Marcos Alonso, coi 23 milioni più bonus messi sul piatto dal Chelsea ed impossibili da rifiutare. Il suo sostituto è un classe 1992 ex-capitano del Penarol, che dovrebbe garantire al tecnico portoghese la stessa duttilità sulla fascia sinistra. In quanto alle prestazioni, solo il campo potrà giudicare.
Attacco
Partito per l'ennesimo prestito Giuseppe Rossi, diretto al Celta Vigo, i viola hanno resistito agli attacchi per la splendida coppia Kalinic-Ilicic, che sarà ancora al servizio di Sousa. Fallita l'operazione Jovetic 2, col montenegrino blindato dalla proprietà interista proprio negli ultimi istanti di mercato, l'unico innesto in attacco è il giovanissimo Manganijc, promessa dell'Hajduk Spalato di cui si parla già un gran bene. Per il resto, il reparto è simile a quello dello scorso anno: nella formazione titolare dovrebbero essere Borja Valero ed Ilicic a supportare Kalinic, con Babacar e Zarate pronti a far rifiatare uno dei tre. Suggestiva, ma per ora solo questo, l'ipotesi dell'utilizzo dei due figli d'arte: Federico Chiesa, che ha dimostrato personalità ed abnegazione nella prima da titolare contro la Juventus, e Ianis Hagi.