Il mercato è così: crudele, a volte. Queste parole riassumono perfettamente l'ultimo giorno della sessione estiva di mercato vissuto da Axel Witsel: visite mediche con la Juventus e attesa dell'ok in sede. Per 13 ore. Nessun accordo e trattativa saltata per un capriccio dello Zenit, proprietario del cartellino, che ha improvvisamente bloccato il tutto in mancanza di sostituti. Uno sgarbo anche pesante alla società di Corso Galileo Ferraris, che ha ricevuto un trattamento simile anche nella trattativa per Matuidi ed adesso si ritrova con un centrocampista in meno rispetto a quanto programmato.

Lo stesso Witsel al portale rtbf.be ha voluto parlare dell'accaduto: "E’ davvero difficile. Devo ancora ringraziare la Juventus perché fino alla fine hanno fatto di tutto per me. E’ un peccato perché lo Zenit ha rifiutato 25 milioni di euro, quando sanno che ho un solo anno di contratto. Sono deluso perché sono stato mandato a Torino a fare le visite mediche, ho passato i test e pensavo già alla mia nuova avventura. Queste però sono cose che nel calcio succedono, non posso stare qui a deprimermi, questa è la vita. Il mio destino era giocare nella Juventus, ora vedremo. Accordo per la prossima stagione? No, non ancora. Ho un contratto da rispettare e devo rimanere concentrato, poi quando terminerà vedremo quale sarà il mio futuro. Avevo scelto la maglia bianconera col 28. E’ il numero che ho sempre avuto in carriera, anche perché mio padre è nato il 28 maggio".

Una marea di destinazioni rifiutate in estate dal belga, preferenza assoluta per la Signora "Perché la Juventus è il primo club d’Italia e una della squadre più importanti d’Europa negli ultimi anni".

Doveva essere la famosa "ciliegina" del mercato bianconero: quante possibilità ha la Juventus di vincere la Champions? "Sono tutti ottimi giocatori e ci sono buone possibilità che la Juventus vinca la Champions. Il club ha investito tanto. Certo, quando ne avrò la possibilità seguirò le loro partite in televisione".