Paulo Sousa ha parlato in conferenza stampa in vista della partita contro il Chievo Verona. Queste le sue dichiarazioni a 360°, come riportato dal portale fiorentina.it.

Partendo dai singoli.​ Kalinic: "Nikola (Kalinic) mi ha dimostrato di essere un giocatore di altissimo livello. Per un allenatore, è un tipo di ragazzo con cui puoi lavorare tutta la vita, ha grandi doti umane. Domani sicuramente farà tutto per dare il massimo per aiutare la Fiorentina a vincere".​​ Giuseppe Rossi ed il suo passaggio, a titolo definitivo, al Celta Vigo: "Sono molto orgoglioso con il mio staff di aver aiutato un ragazzo che ama il calcio a tornare competitivo. Per due anni ha avuto grandi difficoltà fisiche, lo abbiamo messo in condizione di giocare, lavorando al massimo. Poi, al di là di questo, ho sempre detto che la squadra viene avanti a ogni giocatore e a ogni persona. Io faccio delle scelte, le mie scelte non sono state rivolte a Giuseppe, per gran parte, perchè mancava un passaggio, il livello di competitività. Dopo due anni discontinui, a livello fisico e tecnico-tattico, era una decisione da prendere. Lo scorso anno gli abbiamo dato la possibilità di andare in prestito, la società gli è sempre stata vicino, facendo di tutto a livello contrattuale. Noi abbiamo dato il massimo, come staff, per farlo tornare giocatore e dandogli spazio in campo. Mi ritengo orgoglioso di questo, dopo due anni difficili per lui a livello emozionale". Il nuovo arrivo Salcedo​: "Normalmente Corvino mi propone i giocatori, io li analizzo e dò giudizi tecnico-tattici dei giocatori. Ora devo conoscere il suo carattere, il suo temperamento all'interno del campo. Si è integrato bene, voglio lavorare per aiutarlo a migliorare, per integrarlo meglio possibile all'interno del nostro gioco. Lui viene da un paese che ama molto il calcio, che tecnicamente ha buona qualità. Per questo vogliamo aiutarlo per farlo rendere al massimo. Deve integrarsi nel calcio italiano, ha buona qualità, deve lavorare per interagire nel settore difensivo, per fare decisioni collettive oltre che individuali. E' un giocatore molto attento, vuole imparare". Borja Valero: "Ha continuato a fare quello che faceva prima della Juve, allenamento più lavoro extra. Sarà disponibile per domani. Senza Gonzalo abbiamo altre alternative, con De Maio e con Salcedo. E con altre possibilità, cerchiamo di prendere le migliori decisioni per essere dominanti e vincere la partita". Federico Chiesa: "Come tutti i disponibili, ha possibilità di giocare domani. Così come gli altri, come Hagi, che tecnicamente ha grande qualità, grande conoscenza degli spazi. Poi dipende da vari fattori, da quello che vedo durante la settimana, dalle caratteristiche dei nostri avversari. Chiesa ha grande talento e qualità, e anche valori umani di fiorentinità, da portare in allenamento e in partita, al Franchi e in tutti i campi d'Italia. Se potrò ridurre il confine tra settore giovanile e prima squadra, lo farò". Gonzalo Rodriguez confermato indisponibile, mentre su Jovetic un laconico: "Non parlo di giocatori che non sono nostri".

Sulla festa dei 90 anni viola: "Sono onorato di essere allenatore di questa squadra, perché è molto speciale questa città e la nostra tifoseria. Mi auguro che la mia squadra sia sempre più vicina, che si possa rispecchiare nella ricchezza della cultura e dell'arte di questa città. Lavoriamo per questo. Ma abbiamo bisogno per ingrandire questi valori, delle vittorie. Per questo lavoriamo, per rendere orgogliosa la nostra famiglia viola".

​Sul rapporto con la società: "Quello che ho passato l'anno scorso, non voglio ripeterlo. E l'ho fatto presente. Io adesso ho un referente, ed è Corvino, che fino ad oggi si è dimostrata una persona che mi dice le cose, uomo di parola".

Riguardo invece l'avversario di domenica, il Chievo Verona"Squadra molto compatta, con dinamiche molto chiare a livello difensivo e offensivo. Noi l'abbiamo già sofferto l'anno scorso, pur giocando bene. Sarà una partita dove l'attenzione, la qualità anche individuale deve essere al massimo fino alla fine, con alta intensità mentale perché non puoi lasciare niente al Chievo. Squadra che lavora molto collettivamente, che ci porterà difficoltà nel gioco. Dobbiamo restare concentrati".

Sul rapporto con i tifosi: "Ci parlo sempre quando vado in giro, non mi tiro indietro e mi piace. Ho sempre detto che dobbiamo conquistarli, perché loro hanno dimostrato un amore infinito per questa maglia. Quando vogliono parlarmi, io non ho nessun problema, basta che siano educati e con rispetto, come faccio io. Sono veramente l'anima di questa squadra, l'ho detto sempre e sono sicuro di questo. Lo hanno dimostrato anche l'anno scorso, così come nella storia. Erano in 10 mila per la prima partita quest'anno, in pieno momento di ferie o mare, e lo dimostrano con gli abbonamenti".

Infine un pensiero al terremoto del centro Italia dei giorni scorsi: "Certo, in questa settimana sono successe molte cose che ci rendono più piccoli, questa tragedia che ha fatto perdere la vita, perdere tutto a tante famiglie. Questa sofferenza ci deve spingere a dare il massimo. In questo nostro piccolo, di fronte a sofferenze enormi, dobbiamo avere un pensiero di forza e coraggio per le persone che soffrono".