Questa volta è tutto vero: il Milan è passato in mani cinesi. Silvio Berlusconi esce di scena dopo trent'anni. L'annuncio è stato dato da Fininvest con un comunicato verso l'ora di pranzo di ieri.

LA NUOVA ERA

Ad acquisire il controllo del Milan sarà la Sino-Europe Investment Management Changxing. La valutazione della società rossonera è di 740 milioni di euro complessivi e tiene conto di una situazione debitoria stimata in circa 220 milioni.

Il passaggio azionario arriverà ad inizio del 2017, cioè una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane. La cordata cinese è capitanata da Yonghong Li, manager che ha condotto la trattativa in questi mesi e presidente della società acquirente, dentro la quale ci sono vari investitori. Han Li è invece l’amministratore delegato che ha firmato materialmente il contratto. I finanziatori di Pechino si sono impegnati a versare 100 milioni al closing e 350 milioni sotto forma di investimenti nell'arco di tre anni. Silvio Berlusconi dovrebbe restare presidente onorario. 

Ieri sera sono arrivate anche le prime parole di Silvio Berlusconi dopo la firma: "Cessione Milan, scelta dolorosa ma necessaria- ha dichiarato all'agenzia Agi- Ho rinunciato a una parte del valore purché ci fosse l'impegno a investire. Impossibile stare dietro a certe cifre nel mercato mondiale".

Nel frattempo, secondo la Gazzetta dello Sport, la nuova dirigenza rossonera avrebbe già deciso che il nuovo amministratore delegato sarà Marco Fassone, già dirigente in passato di Juventus, Napoli e Inter. Entro fine anno dovrebbe chiudersi l'affare,  manca da definire il futuro di Adriano Galliani.

Dopo 30 anni Silvio Berlusconi dice addio al Milan. Il futuro ora parla davvero cinese.