Lo scetticismo e il pessimismo intorno alla trattativa che dovrebbe portare il 100% del Milan nelle mani della conglomerata cinese messa insieme da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff sono comprensibilmente aumentati nel corso degli ultimi giorni. La mancanza di informazioni e i continui rinvii rispetto alla data per la firma del preliminare di cessione i motivi dei dubbi sempre più persistenti.
Come se non bastasse nelle ultime ore è arrivata la bomba dalla Cina. La trattativa è saltata, il consorzio cinese si è alzato dal tavolo con Fininvest e la cessione non si farà. Notizia che è arrivata presto in Italia con un ampio eco mediatico, da siti a blog, fino ovviamente ai social network. Subito sono iniziati i tentativi di verifica tanto presso Fininvest, quanto presso i rappresentanti della cordata cinese. L'esito, però, è stato il medesimo su tutto il fronte. Solo smentite, la trattativa è difficile e complicata, ma ancora in piedi. Tanto è vero che in questi giorni sono proseguiti e stanno proseguendo gli incontri fra Gancikoff e Fininvest per andare avanti e proseguire nel lavoro intrapreso ormai qualche mese fa.
La parola fine su questa storia, quindi, ancora non è stata scritta come dimostrano i fatti, aldilà di tutte le voci e le indiscrezioni che circolano e sono circolate in questi giorni. Qualcuno ha azzardato la data del 16 Agosto come quella di una possibile svolta. Quel giorno è previsto un incontro fra Gancikoff e Fininvest in cui il rappresentante dei cinesi dovrebbe formulare l'offerta definitiva per il 100% del Milan. Perchè questo è un altro punto importante da chiarire. Che Fininvest voglia vendere è ormai chiaro a tutti, ma ora lo farà solo prendendo in considerazione ed eventualmente accettando proposte che riguardino l'intero pacchetto Milan. Tutto e subito, niente più quote di minoranza o maggioranza relativa.