Sembra sparito dai radar Marko Pjaca, dopo l'acquisto clamoroso di Gonzalo Higuain. Visite mediche, firma del contratto, foto di rito ed una settimana abbondante di riposo per il giovane croato, mai fermo dopo l'europeo. La Juventus dovrebbe accoglierlo nel centro sportivo tra oggi e domani, con la squadra appena rientrata da Hong Kong sarà più immediato l'inserimento nel gruppo e negli schemi di Massimiliano Allegri. Una voglia matta quella del bianconero cucito sulla pelle, le telefonate di Mario Mandzukic e le avances di grandi club rispediti al mittente: Marko Naletilic svela retroscena e regala le proprie sensazioni nell'intervista odierna rilasciata a Tuttosport.

"Come posso presentare Marko? Può giocare da attaccante esterno, da seconda punta e da trequartista alla Kakà. Non è un rifinitore come Miralem Pjanic, io lo vedo come un mix tra Kakà e Cristiano Ronaldo".

"Paragone esagerato con Cristiano? Se parliamo di tecnica pura, fidatevi di quello che vi dico: Marko è meno veloce di Cristiano Ronaldo ma è più imprevedibile. In certe movenze ricorda anche Savicevic. Lo dico perchè è la verità, non voglio mettere pressioni sul ragazzo. Marko in campo aperto ha un'arma devastante che è il contropiede, ma se trova le difese chiuse si mette a giocare a calcetto sfruttando una tecnica di base pazzesca".

"Difetti? Deve migliorare nel gioco aereo e nelle conclusioni. Alla Juve non avrà il posto fisso? Lo ha già messo in conto, altrimenti avrebbe scelto Milan, Dortmund, Liverpool, Wolfsburg e Fiorentina. Ha voluto a tutti i costi i bianconeri. E' consapevole che all'inizio avrà poco spazio ma ha la personalità e l'intelligenza per diventare un simbolo della Juve. Lui ha scelto i bianconeri perchè voleva un progetto vincente, in campionato e in Champions. La concorrenza non lo spaventa affatto, anzi, per lui rende tutto più intrigante".

"Il Milan? Galliani è stato straordinario col ragazzo, gli ha offerto quasi il doppio di quanto proposto dalla Juve. Ma non c'è stato nulla da fare: voleva solo i campioni d'Italia. L'Europeo determinante per l'arrivo a Torino? No, Marotta e Paratici lo seguono da 3 anni, penso che lo avrebbero preso comunque. Per investire 23 mln su un ragazzo devi essere davvero convinto".

"Mandzukic? Sì, le sue telefonate hanno pesato nella trattativa, è molto amico di Marko. Cosa è cambiato alla Juve dal 2010, quando portai Krasic in bianconero? A quei tempi era una bella casa, ora è un grattacielo".