Sono giorni impegnativi per Giuseppe Marotta e per Fabio Paratici. Neanche il tempo di godersi l'acquisto di Gonzalo Higuain che già il telefono torna a squillare: forse per l'ultima volta dall'altro capo del cavo c'è il Manchester United, nella figura di Ed Woodward, oppure Mino Raiola. Siamo infatti ai dettagli per il passaggio di Paul Pogba in Red, dopo i contatti di ieri sembra che le parti si siano avvicinate e non poco, trovando un accordo intorno a cifre monstre, forzate soprattutto dalla Juventus.
I NUMERI - I bianconeri dalla cessione del francese classe 1993 dovrebbero incassare una cifra netta e sicura di 110 milioni di Euro, forse anche un paio di più, ma esiste anche una parte variabile che farebbe aumentare ulteriormente il prezzo fino a fargli raggiungere i 120 milioni. Ovviamente è il trasferimento più costoso di sempre, nella storia del calciomercato, ma un prezzo certo e definito è difficile stabilirlo, anche perchè in realtà lo United sborsa molto di più: la Juve ha infatti vinto la piccola guerra di posizione sulla percentuale spettante a Mino Raiola (20% del costo del cartellino), che sarà totalmente pagata dagli inglesi, e in questo caso per il solo cartellino parleremmo di una spesa totale di quasi 150 milioni, bonus compresi, considerando che nel contratto attuale risultano anche delle piccole percentuali da devolvere ai club che hanno fatto crescere Pogba in tenera età. Il giocatore si intascherà qualcosa come 13 milioni annui netti, più 7 per i diritti di immagine, per i prossimi cinque anni. Considerando la tassazione con aliquota al 50%, parliamo di un'operazione che farà sborsare allo United almeno 300 milioni di euro, 60 milioni l'anno se ammortati, il doppio di Higuain.
AFFARE... PER CHI? - Numeri folli che, a primo impatto, fanno pendere l'ago della bilancia verso la Juventus in quanto a guadagno generale, tecnico ed economico. In realtà i bianconeri subiscono certamente una grossa perdita di immagine, essendo Pogba stato l'uomo simbolo di tante campagne pubblicitarie, e ovviamente di campo, perchè è indubbio che con lui la qualità aumenta. L'impressione però è che per una cifra del genere, e soprattutto con la volontà del giocatore di andare via, ai bianconeri convenga vendere, avendo un ottimo budget a disposizione per andare a caccia di un sostituto all'altezza, ma avendo già alzato di molto il livello medio. Probabilmente però sarà il nome del nuovo innesto a darci l'indicazione definitiva su chi avrà fatto l'affare. Senza dubbio lo United si porta a casa una bomba mediatica e di talento, ma è paradossale pensare che in Red Pogba vada a ricoprire il ruolo di mediano basso, come in Nazionale durante Euro 2016, nel quale perde gran parte delle proprie potenzialità. Il mago di Setubal dovrà spolverare la bacchetta magica per evitare svalutazioni e naufragi.
Chiusa una trattativa, se ne apre un'altra. Impensabile che una dirigenza preparata come quella della Juventus non abbia pronto un piano B da esercitare immediatamente. L'identikit che Allegri e Paratici (che cura la parte tecnica e consiglia i nomi) dovrebbero indicare è quello di un giocatore duttile, che sappia giocare sia da interno a due che a tre, di fisico e buona dinamicità, con sufficiente esperienza europea.
SOLUZIONE TATTICA - Il primo nome sulla lista è quello di Nemanja Matic, il quale risponderebbe quasi perfettamente alle caratteristiche, gli manca forse un po' di mobilità, ma forse sarebbe il più adatto in una mediana con Khedira, Marchisio e/o Pjanic. L'ingaggio gioca a suo favore, visto che al Chelsea percepisce meno di 6 milioni annui, ed il cartellino dovrebbe costare anche meno di 30 milioni, anche se la carta d'identità recita 1988 e Antonio Conte l'ha blindato a parole. Possibile che la Juve provi l'affondo nei prossimi giorni, magari parlando anche di Cuadrado, un ritorno che sembrerebbe davvero gradito a tutto l'ambiente.
SOLUZIONE VELOCITA' - Qualche milione in più costerebbe invece Blaise Matuidi, forse sulla carta il sostituto ideale per quelle sopracitate caratteristiche, soprattutto intelligenza tattica e dinamicità: a 29 anni, dopo essersi consacrato a Parigi, il francese potrebbe emigrare alla ricerca di nuove sfide e quella di vestire il bianconero sembra intrigante, prendendo il posto dell'amico Paul. Difficile stimare il prezzo del cartellino, forse intorno ai 30-35 si potrebbe chiudere, mentre lo stipendio di 6 milioni netti l'anno rientrerebbe nei canoni bianconeri. Le insistenti voci di un addio dal PSG sembrano sempre meno un caso, ma resta da capire l'idea di Emery.
SOLUZIONE RIPIEGO - Più dietro arrivano altri due nomi, diversi tra loro e dai due precedenti: Axel Witsel e Moussa Sissoko. Il primo, che sembra intanto molto vicino all'approdo all'Everton, costerebbe 30 milioni circa e avrebbe un ingaggio "molto basso" (3 milioni netti), ma sembra più un regista statico, anche se con ottimi piedi e testa. Il secondo è invece per caratteristiche il miglior sostituto di Pogba, percepisce uno stipendio minimo (neanche un milione, ma ovviamente aumenterebbe) ma costerebbe tanto, oltre i 30 milioni, ed è comunque un giocatore marcato costantemente dalla discontinuità, oltre ad essere ad un passo dal Real Madrid, rassegnato a perdere Pogba. Quel Pogba che ora rappresenta la chiave di volta di mercato per la Juve, che forse studia il colpo a sorpresa e resta vigile, in attesa di piazzare la zampata.