Il Milan di Montella non si può dire che sia già decollato, ma se non altro i primi giri del nuovo motore rossonero hanno lasciato più spiragli positivi che presagi negativi. Il lavoro da fare è ancora tantissimo come ricorda l'Aeroplanino, ma se non altro le prime impressioni sono buone. In una lunga intervista a Sky Sport, l'allenatore del Milan parla anche di questo, oltre che di mercato e società.
Primi 10 giorni di lavoro a Milanello che Montella descrive così: "Stiamo lavorando bene, bisogna fare ancora molto. Sono molto contento in questa fase, per l'approccio dei ragazzi e per la voglia di rivalsa che hanno. La maggior parte di questi calciatori hanno espresso meno del loro potenziale, non per colpa degli altri, e ora bisogna capire gli errori che sono stati fatti. Per vincere le partite bisogna avere il controllo del gioco. Sono sempre convinto che per vincere bisogna giocare bene. Dobbiamo costruire un gioco, avere delle idee. Poi dentro c'è la qualità dei giocatori, il mercato e tutti gli altri aspetti. Qui al Milan sono sempre stati abituati a vincere, è chiaro che gli ultimi anni sono stati difficili. Non siamo in credito con i tifosi, è il contrario: sta a noi farli nuovamente innamorare."
L'amore fra Montella e Carlos Bacca sembra difficile da far sbocciare, nonostante le qualità del colombiano sottoporta: " Bacca è un calciatore di grande valore, lo dice il suo curriculum. Garantisce tanti gol, è difficile rinunciare a lui. Ma sono valutazioni che fa la società insieme al ragazzo, che ha l'aspirazione di giocare la Champions." Più semplice, forse, la situazione con Niang, bravo a impressionare Montella fino a questo momento: "Niang m'incuriosisce, ha caratteristiche da calcio moderno. Ora deve esprimersi, la carta d'identità parla a sua favore. Ha l'occasione per dimostrare di essere un campione."
Si chiude con il mercato e il capitolo società: "La rosa dovrà essere completata, lo sappiamo bene e abbiamo le idee chiare. Ovviamente sceglie la società i giocatori secondo quello che è il mercato e le disponibilità economiche. Il Milan senza Berlusconi sarebbe un paradosso. Non ho immaginato cosa accadrà, quello che succederà nel futuro imminente lo vedremo. Per ora la mia testa non va molto lontano ma è ancorata sul presente."