Domani è il grande giorno, scrive quest'oggi la Gazzetta dello Sport in merito al possibile approdo di Gonzalo Higuain alla Juventus. Partirà ufficialmente l'assalto dei bianconeri al Pipita a margine dell'assemblea di Lega con l'incontro tra Marotta e De Laurentiis. L'ad bianconero presenterà due proposte: il pagamento dell'intera clausola oppure l'inserimento di alcune contropartite a partire da Zaza per giungere a Pereyra ed eventualmente Mandragora. De Laurentiis proverà a fare muro - si legge - ma il Pipita ha scelto la Juventus, più dell'Arsenal che non va oltre i 50-60mln di euro più Giroud. Avere un attaccante nell'affare è la prima condizione di De Laurentiis, in attesa di un colpo: Icardi e Morata restano le soluzioni preferite dal club, ma anche operazioni molto complicate e nelle ultime ore ha preso quota il nome dell'algerino Slimani dello Sporting Lisbona e potrebbe tornare di moda quello di Kalinic della Fiorentina. Tutto dipende da Higuain, che accetterebbe dalla Juve lo stesso ingaggio rifiutato dal Napoli: quadriennale da 7,5 milioni più bonus.
A margine del premio Colantuoni, il d.s. bianconero Fabio Paratici resta cauto, ma ottimista. «Seguivamo Higuain già prima del Napoli, parlandone col Real senza raggiungere però l’accordo. Tutti i grandi club sanno che i loro top player possono ricevere offerte allettanti. Noi abbiamo i Bonucci e i Pogba seguiti e appetiti da tanti e ci siamo preparati a rimpiazzarli. Così starà facendo anche il Napoli. Comunque Higuain per noi è una cosa lontana. Sento dire che al Napoli piace più di un nostro giocatore ma garantisco che al momento non ci sono arrivate richieste. Dybala dietro Higuain? Abbiamo un allenatore capace e questi sono compiti suoi». Paratici non dice «impossibile» e prova a fare il pompiere per evitare che qualche tifoso resti bruciato dall’illusione. Frasi da... melina, perché il sì del giocatore è ormai in cassaforte.
Intanto il club partenopeo continua a fare muro, come ribadito dalle parole di Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione del Napoli. In sintesi Lombardo dice:
a) aspettiamo Gonzalo Higuain in ritiro a Dimaro il 25 luglio;
b) non esiste alcuna richiesta della Juve;
c) per il presidente De Laurentiis è incedibile.
Passaggi in serie che non presterebbero il fianco ad alcun tipo di obiezione, se non ci fossero due cose che stridono. La prima: una clausola ancora attiva da 94,7 milioni. La seconda, più importante della prima, la volontà di Gonzalo che fa la differenza su qualsiasi altro discorso, pur rispettando qualsiasi opinione e qualsiasi presa di posizione. L'unica cosa che conta, con una clausola accesa, è la volontà di Higuain. Se Gonzalo dicesse "resto a Napoli", sarebbe tutto più semplice. Non l'ha detto, anzi il fratello-agente ha dichiarato esattamente il contrario. Per ora le parole di Lombardo stridono di fronte all'evidenza generale. E con una clausola che, fino a prova contraria, è una tentazione per chi può permettersi di pagarla.