Sliding doors, forse nemmeno troppo desiderate un mese fa, ma comunque sliding doors. La partenza di Alvaro Morata destinazione Real Madrid ha scatenato un effetto domino che potrebbe sconvolgere parzialmente l'attacco della Juventus, che arriverà al primo settembre tra realtà e favole di mercato, tra certezze e desideri. Ad oggi la composizione del reparto offensivo, che a inizio stagione dovrebbe essere di almeno quattro elementi, è divisa tra sei nomi: tre di essi probabilmente saranno in rosa, gli altri tre si giocano "l'ultimo posto rimasto". Con l'obiettivo di arrivare competitivi e con il bilancio in ordine al gong del calciomercato.

Fabio Paratici e Giuseppe Marotta, uomini mercato della Juventus. (fonte immagine: LaPresse via Gazzetta dello Sport)
Fabio Paratici e Giuseppe Marotta, uomini mercato della Juventus. (fonte immagine: LaPresse via Gazzetta dello Sport)

PAULO DYBALA: PERMANENZA AL 100%

Come in ogni cosa, partiamo dalle certezze. La joya è la stellina del gruppo, dopo una prima stagione devastante la Juventus ha resistito agli assalti del Barcellona mandando un messaggio decisamente chiaro: Dybala è il presente e il futuro dei bianconeri. Ciò che succederà nelle prossime estati non lo possiamo decidere ora, ma al momento le possibilità che Marotta e Paratici accettino offerte per Dybala, salvo espressa volontà del giocatore di partire, sono pari a zero.

Nella prossima stagione ovviamente il ruolo in squadra dell'argentino non sarà molto diverso da quanto mostrato nella scorsa, anche se forse qualche riposo in più potrebbe rendersi necessario, onde evitare grattacapi, anche leggeri, per problemi fisici come accaduto quest'anno dopo il derby con il Torino vinto all'Olimpico. Anche per questa ragione Allegri vuole quattro attaccanti, ed anche per questo la società sta provando a prendere una seconda punta, con caratteristiche magari anche leggermente diverse da quelle dell'ex Palermo.

La Joya (e la certezza) Paulo Dybala. (fonte immagine: Eurosport)
La Joya (e la certezza) Paulo Dybala. (fonte immagine: Eurosport)

MARIO MANDZUKIC: PERMANENZA AL 99%

Fosse per la società e per Allegri, il croato rimarrebbe almeno fino al 2017, ma un piccolo tarlo si sta insinuando nella testa degli addetti ai lavori: dovesse arrivare Higuain (ipotesi, come vedremo, ancora remota), potrebbe Mandzukic chiedere di partire? Il nodo starebbe ovviamente nel posto da titolare che perderebbe, almeno di partenza, anche se poi tra rotazioni e possibili problemi fisici è piuttosto possibile che il numero di presenze sia comunque consistente. L'ex Bayern e Atletico prima dell'Europeo ha specificato la sua volontà di rimanere in bianconero, e probabilmente l'acquisto di un altro big d'attacco non dovrebbe pregiudicarne la permanenza, anche perchè il legame tra Mandzukic e Allegri è molto solido, così come quello con tutto l'ambiente Juve. 

È dunque quasi certo che le voci che lo darebbero partente rimarranno tali: semplici voci, come ne passano a migliaia nell'aria. In caso di approdo del Pipita a Torino, il posto nello starting XI ideale spetterebbe ovviamente all'argentino, ma il croato dal canto suo ha il vantaggio di poter giocare in coppia sia con il nuovo acquisto che con Dybala. Per non parlare delle caratteristiche uniche e ben diverse da quelle degli altri nomi circolanti (forse solo Zaza, ma servirà per monetizzare). Insomma, un eventuale addio lascerebbe il passo allo sconcerto.

Mario Mandzukic, grinta e forza di volontà destinate a rimanere al servizio della Juve. (fonte immagine: Getty Images)
Mario Mandzukic, grinta e forza di volontà destinate a rimanere al servizio della Juve. (fonte immagine: Getty Images)

MARKO PJACA: ARRIVO AL 90%

Sussisteva un dubbio di natura economica fino a ieri sera, fin quando Gianluca di Marzio ha diffuso la notizia che in questo weekend la Juventus e la Dinamo Zagabria si incontreranno per definire gli ultimi dettagli del trasferimento di Pjaca a Torino. Accordo quasi totale con Mamic, totale invece con il giocatore. Il suddetto punto interrogativo riguardava però un aspetto: l'assalto a Higuain potrebbe pregiudicare l'arrivo del classe 1995 croato? Evidentemente no. I sacrifici delle seconde linee di centrocampo (e non solo) dovrebbero bastare per finanziare parte della clausola, discorso che affronteremo meglio in seguito.

Pjaca arriverà a Torino per una cifra intorno ai 22-23 milioni tra parte fissa e bonus, un prezzo che dovrebbe risultare essere ammortizzato su più anni, di modo da gravare ancora meno sul bilancio. Dal punto di vista tecnico, sarà idealmente il quarto attaccante, ma sarebbe l'arma tattica fondamentale in caso di cambio di modulo e passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 o al 4-3-1-2, potendo ricoprire anche il ruolo di ala e di trequartista. L'inserimento, come per tutti i giovani, sarà graduale, ed è difficile immaginarsi un'esplosione immediata, ma sarà il lungo periodo a stabilire chi avrà ragione.

Marko Pjaca, talento cristallino classe 1995 della Dinamo Zagabria (ancora per poco...). (fonte immagine: Getty Images via PianetaMilan.it)
Marko Pjaca, talento cristallino classe 1995 della Dinamo Zagabria (ancora per poco...). (fonte immagine: Getty Images via PianetaMilan.it)

SIMONE ZAZA: PERMANENZA AL 20%

La necessità di monetizzare e di creare una plusvalenza potrebbero portare al sacrificio dell'attaccante lucano, desideroso già dallo scorso Gennaio di andare in una squadra dove possa trovare più spazio. Non che alla Juve fosse scontento, ma a 25 anni è anche giusto che provi a giocarsi le sue carte in altri lidi molto interessanti come Wolfsburg e West Ham. La Juventus, dopo averlo pagato 17 milioni dal Sassuolo un anno fa, lo rivenderebbe per una cifra complessiva tra i 25 e i 30 milioni, soldi vitali per andare a prendere un altro attaccante, probabilmente anche migliore di Zaza, come sarebbe Higuain o Gabigol.

Da non scartare nemmeno l'ipotesi Napoli, come contropartita tecnica ideale per Higuain. In ogni caso, la partenza da Torino sembra sempre più vicina, visto che l'entourage sta avendo vari colloqui e stringendo primi accordi riguardanti l'ingaggio, mentre la Juventus attende offerte da accettare per mandare in porto la cessione. Una cessione in parte dolorosa, visto che forse un solo anno è poco per far fruttare al meglio un giocatore, ma le logiche di mercato impongono questo.

La grinta di Simone Zaza, destinato a lasciare Torino. (fonte immagine: Getty Images)
La grinta di Simone Zaza, destinato a lasciare Torino. (fonte immagine: Getty Images)

GONZALO HIGUAIN: ARRIVO AL 20%

Il Napoli non tratta, dunque servono 94 milioni. Per la precisione, 47 quest'estate e 47 la prossima. Eccolo qui il punto che alimenta le speranze della Juventus di arrivare al Pipita: finanziarsi la prima rata con le cessioni di elementi sì importanti, ma a cui si può rinunciare, per poi compiere uno sforzo nel prossimo mercato estivo del 2017. Lemina, Zaza Pereyra sono i tre che hanno più mercato e sono delle seconde linee, le loro cessioni porterebbero nelle casse della Juventus una somma pari circa a 45-50 milioni ed inoltre gli ultimi due sembrano gradire la destinazione Napoli, mentre il primo preferirebbe la Premier League. Insomma, la prima rata verrebbe interamente finanziata dalle cessioni, ma quello che spaventa è la seconda.

L'anno prossimo infatti pagare 47 milioni presupporrebbe un'altra cessione importante (da almeno 25-30 milioni), salvo però vittoria in Europa. Per una società quotata in borsa, scommettere su un finanziamento così importante derivante dai risultati in un torneo comunque spesso aleatorio è un rischio non indifferente, anche se l'aumento di capitale di Exor negli ultimi giorni lascia la porta ancora aperta. Attualmente siamo ancora lontani, molto lontani, ma l'idea è reale, il giocatore gradisce la destinazione e... il Napoli non tratta. 94 milioni, prima o poi. Per un giocatore che compirà 29 anni a dicembre, ma che può davvero garantire nuova linfa in attacco in un sistema perfettamente rodato nei prossimi 3-4 anni.

Gonzalo Higuain, volto copertina dei giornali e del mercato. (fonte immagine: Eurosport)
Gonzalo Higuain, volto copertina dei giornali e del mercato. (fonte immagine: Eurosport)

GABIGOL: ARRIVO AL 10%

Anche questa percentuale bassa è data più che altro dalla fase embrionale in cui si trova attualmente la trattativa piuttosto che dalla fattibilità dell'affare: il costo totale sarebbe intorno ai 30-35 milioni di euro, assolutamente alla portata di una squadra che potrebbe addirittura sborsarne 47 (in questo esercizio) per Higuain. Il problema nel trattare Gabigol sta nel mettere d'accordo tutte le parti: il Santos, il fondo Doyen (già...) e il padre del giocatore, a cui spetterebbe una percentuale.

Nei prossimi giorni dovrebbe esserci in programma un incontro chiarificatore, dove verranno a galla richieste e offerte, da lì potrebbe iniziare la trattativa, comunque surrogata a quella per Higuain: andranno avanti in maniera parallela, essendo giusto che una grande società abbia più di un obiettivo da portare avanti, ma probabilmente uno esclude l'altro. Il classe 1996 potrebbe essere un ottimo acquisto per età e margini di crescita, ma è più una seconda punta che una prima, e soprattutto se la Juventus vuole vincere subito in Europa (nei prossimi due anni, fino al fatidico 2018) non sarebbe l'attaccante ideale. Salvo esplosioni immediate, ipotesi peraltro non così remota...

Gabriel Barbosa, detto Gabigol. Soprannome che nemmeno gli va troppo a genio... (fonte immagine: Panorama)
Gabriel Barbosa, detto Gabigol. Soprannome che nemmeno gli va troppo a genio... (fonte immagine: Panorama)

Una volta chiuso l'affare Pjaca i bianconeri avranno di fatto tempo di concentrarsi sull'ultimo colpo da piazzare, imparando dagli errori del passato (il temporeggiamento eccessivo per Draxler) e mantenendo più fronti aperti. In ogni caso, chiunque dovesse arrivare, e probabilmente non ci si discosterà troppo dai nomi fatti in precedenza, così come in caso di permanenza di Zaza, la società dimostra ancora idee chiare sugli obiettivi. Allegri certamente non si potrà lamentare di una campagna acquisti improntata sul miglioramento della qualità generale e della profondità. La sfida all'Europa è lanciata.