Alla fine non è stato il Milan a decidere per Cristian Brocchi, ma è stato l'ormai ex allenatore rossonero a prendere in mano la situazione in prima persona. Pochi giorni fa, infatti, è arrivata la comunicazione a Berlusconi dell'intenzione di lasciare l'incarico di Milanello per ricominciare dal Brescia in Serie B. Impossibile restare in stallo ancora per troppo tempo, con il rischio concreto, alla fine, di rimanere senza una panchina per la prossima stagione.

Pare che il presidente del Milan voglia comunque incontrarlo ancora una volta di persona per ribadirgli ancora una volta la propria profonda stima a livello personale. Non una novità, visto che proprio il numero uno di Via Aldo Rossi aveva spinto in maniera prepotente per sostituire Sinisa Mihajlovic proprio con Brocchi. La situazione in cui si è trovato a lavorare nell'ultimo mese e mezzo è stata davvero complicata e per provare anche solo a mettere in pratica il proprio progetto calcistico avrebbe avuto bisogno naturalmente di più tempo.

Silvio Berlusconi, 90min.com

Tempo che anche il Milan gli ha chiesto in queste settimane, in attesa di definire la situazione societaria e di conseguenza il nome della prossima guida tecnica. Oltre a questo, però, sembra ci sia stato anche un certo fastidio da parte di Brocchi nell'essere stato avvisato dai giornali dell'acquisto di Lapadula, nonostante anche lui fosse stato interpellato sulla bontà di questo possibile acquisto. Il silenzio di Galliani, pare, su questo fronte è stata la più classica delle gocce che ha fatto traboccare il vaso.

Adesso Brocchi è pronto a ripartire dalla Serie B e dal Brescia, con un progetto che sembra fatto su misura rispetto alle sue idee di calcio, appena abbozzate nelle sue poche settimane a Milanello. Giovani e bel calcio dal punto di vista estetico, questi i cardini che probabilmente dovranno sostenere l'impalcatura della nuova avventura in panchina di Cristian Brocchi.