Nella buia stagione rossonera, l'ennesima, un faro di speranza si è acceso tra i legni della porta. Si tratta di Gianluigi Donnarumma, portiere 17enne, lanciato da Sinisa Mihajlovic durante il girone d'andata, all'altezza della 10^ giornata. 
Da allora, quella mossa che ai più sembrava azzardata, si è rivelata assolutamente vincente, con Donnarumma che non è più uscito dal campo, se non per un banale infortunio a Verona

Stagione da incorniciare per il giovanissimo rossonero, che nonostante i molti problemi avuti dal Milan può ritenersi più che soddisfatto per il lavoro svolto. Lavoro, che ieri, lo ha premiato come rivelazione dell'anno nella vicina Amalfi. Presente per ritirare il premio di "Football Leader", Gigio ha tracciato il bilancio del suo primo anno tra i grandi, non senza qualche recriminazione: "Siamo ancora tutti rammaricati per l’esito della finale, abbiamo dato il massimo e avremmo meritato di più. - ha detto Gigio a riguardo della finale di Tim Cup persa con la Juve - Non riesco a spiegarmi perché non abbiamo giocato più spesso come in occasione della partita contro la Juve. Probabilmente è stata una questione di testa, di mentalità".

In precedenza però, il talentissimo del Milan ha parlato della sua stagione da assoluta sorpresa:  "Per me resta comunque straordinaria, esordire alla mia età in A non è da tutti. I consigli di Abbiati e Diego Lopez sono stati preziosissimi, sono contento di aver condiviso questa esperienza con loro". Il teenager di Castellammare sogna in grande, con la Nazionale e l'europeo di Francia che sono stati solo sfiorati: "Certo, speravo in una convocazione in Nazionale. Ho cullato questo sogno fino all’ultimo, però sono felice di aver esordito con l’Under 21 e di sapere che Di Biagio punta su di me. L’obiettivo personale è quello di continuare a migliorare sempre, quello del Milan il prossimo anno deve essere il ritorno in Europa e poi si vedrà".

Tornato sul Milan, Donnarumma ha commentato anche l'avvicendamento tra Brocchi e Mihajlovic, che lo ha lanciato in Serie A, e al quale era molto legato: "Mi chiedete del prossimo allenatore: la domanda dovreste rivolgerla a Galliani. Brocchi l’ho avuto negli Allievi e in Primavera, il suo metodo lo ha portato anche in prima squadra. Sarei felice se restasse lui anche se ringrazierò sempre Sinisa Mihajlovic per la fiducia che mi ha accordato".

In chiusura, una battuta sul lungo futuro che attende questo Campione in divenire. Donnarumma ha le idee chiare e dinanzi ai microfoni risponde così: "Mio futuro? Magari di stare ancora al Milan, con la fascia di capitano al braccio. Sarebbe il coronamento di un sogno che vivo da quando ero bambino".