"Siamo pronti a metterci a disposizione del ct e dei compagni. Siamo un gruppo di grandi uomini e di grandi calciatori. Vogliamo continuare a lavorare al meglio e metteremo la nostra mentalità al servizio della squadra. Con la Juve abbiamo sognato e ora vogliamo continuare a sognare con la Nazionale".

Leader tecnico, ma non solo. Leonardo Bonucci è pronto a caricarsi sulle spalle anche la Nazionale italiana, così come ha fatto alla Juventus, ed in vista dei prossimi Europei ha guardato alla partecipazione degli azzurri alla manifestazione francese con rinnovata fiducia. L'Italia continua a lavorare al centro sportivo di Coverciano e quest'oggi, nella consueta conferenza stampa, è intervenuto il difensore centrale dei bianconeri, che ha parlato in primis dell'ossatura vincente dei campioni d'Italia come motore trainante anche della Nazionale. 

"Vincere aiuta a vincere. L'Italia parte dalla seconda o terza fila, il ranking lo dimostra. Quello che dobbiamo fare è restare umili, lavorare duro e vedere dove si potrà arrivare. Vincere l'Europeo rappresenterebbe una chiusura perfetta. Sarebbe bello e regalerebbe a tutti noi una spinta importante. Sappiamo che non siamo i favoriti, partiremo a fari spenti e starà a noi fare dell'Italia una bella sorpresa".

Uno dei temi più ricorrenti nei corridoi di Coverciano è, senza dubbio, l'addio di Conte e, interpellato sul prossimo allenatore della nazionale, Bonucci ha glissato così: "Noi pensiamo solo all'Europeo. Il prossimo commissario tecnico dovrà continuare sulla strada tecnico-tattica tracciata da Conte. Per quanto ci riguarda potrà sempre contare sulla nostra massima disponibilità, l'obiettivo è portare in alto la Nazionale. Se dovesse essere Ventura il nuovo ct porterà un'idea di gioco ben precisa ed è quello che serve. Noi abbiamo tanta qualità e quindi serve un'idea tattica definita. Con lui ho giocato 38 gare su 38 nella mia stagione d'esordio in Serie A, lo devo ringraziare. Ha avuto il coraggio di gettarmi nella mischia, allora puntò su me e Ranocchia. Se dovesse essere lui il nuovo ct porterà un'idea di gioco ben precisa ed è quello che serve. Noi abbiamo tanta qualità e quindi serve un'idea tattica definita".

Sempre schietto l'ex difensore del Bari, che, inoltre, non si sottrae alla domanda che vede una Nazionale più debole tecnicamente rispetto alle altre: "Dopo il 2006 è iniziato un periodo di discesa. Ci sono pochi talenti e pochi giocatori che possano sostituire i grandi campioni del passato. Si deve lavorare sui giovani, cogliere l'esempio di altri paesi e ripartire da zero. Serve una squadra composta da gente esperta e tanti talenti".

Un occhio di riguardo anche alle avversarie che l'Italia troverà di fronte sul suo cammino nel girone, ma anche a quei compagni come Pirlo e Balotelli che non ci saranno in Francia: "Il Belgio è più forte, poi incontreremo Ibrahimovic ed una squadra molto aggressiva. Sarà dura ma noi daremo il massimo e studieremo a fondo i nostri avversari. E' un Gruppo difficile ma l'approccio non cambia. Gli assenti? Andrea è il calcio, è un campione che non si discute. Spiace che non ci sia perè è un uomo spogliatoio. Mario doveva essere intelligente a capire in cosa cambiare, ancora non c'è riuscito. La squadra viene sempre prima di tutto, non c'è spazio per le prime donne. Capendo queste cose sarebbe diventato tra i migliori al mondo. Deve scattargli qualcosa dentro affinchè possa togliersi tante soddisfazioni e affinchè possa ritrovare la Nazionale". 

Infine, Bonucci riprende le parole di Conte, che ieri ha detto di volere una squadra disposta a sognare: "Io sogno un grande Europeo e tutti ascolteremo il ct al 110%. Vogliamo arrivare il più lontano possibile per non avere rimpianti ed io non vedo l'ora di sfidare i grandi campioni. In Italia ci sono sempre grandi aspettative ma questo è successo in questa stagione anche alla Juve e, quanto capitato a noi deve essere d'esempio. Si è creato un mix di giovani ed esperti che ha creato tanto entusiasmo, quello che ha portato allo Scudetto ed alla Coppa Italia".