"Sicuramente la conosco meglio e ho testato le mie idee di calcio sul campo. Credo di essere maturato molto in questi quattro anni e se penso a come intendevo il calcio quando ho iniziato ad allenare, sicuramente ho cambiato alcune mie convinzioni. Un allenatore deve sempre mettere in discussione le sue certezze e aumentare sempre il suo bagaglio di esperienza. Non ho cambiato i miei concetti base, ma magari con il passare del tempo ho allenato alcuni aspetti in modo diverso per avere un risultato migliore".

Dal Catania al Chievo Verona, partendo e passando sempre dall'Olimpico di Roma. Rolando Maran torna ad affrontare la squadra capitolina, così come nel giorno del suo esordio in Serie A sulla panchina degli etnei. Un percorso lunghissimo che lo ha portato alla definitiva consacrazione con i clivensi: la squadra scaligera ha raggiunto quest'anno vette inaspettate, con 49 punti conquistati. In vista della trasferta  il tecnico ha parlato della sfida contro i giallorossi di Spalletti, nella quale i clivensi proveranno a superare quota 50 in campionato.  

"Noi dobbiamo pensare che siamo a due partite dalla fine alla soglia dei cinquanta punti e che ciò in estate era solo un sogno. E' ovvio che ora vogliamo raggiungere questa quota e se possibile suparerarla, perchè abbiamo le carte in regola per poterlo fare. Continuiamo ad allenarci bene e ad essere sul pezzo: questo mi fa piacere, perchè poi è il campo che ci gratifica. I ragazzi meritani i risultati che hanno ottenuto per come lavorano e per come hanno sempre interpretato le partite".

Successivamente l'attenzione si sposta sul match di domani, sull'aspetto ambientale e sull'impatto che potrà dare Totti al match: "Giocheremo con una bella cornice e questo fa bene al calcio e fa piacere anche a noi. Quelli che sono gli obiettivi della Roma non devono interessarci. Totti? Bisogna solo fargli i complimenti per quello che ha fatto nella sua carriera: è un giocatore che ogni ragazzino che inizia a giocare a calcio dovrebbe prendere come esempio. Noi però dovremo pensare a quello che dovremo mettere in campo".

Da Totti a Pellissier, due bandiere che a breve chiuderanno le rispettive carriere con le maglie che gli hanno dato gloria e visibilità: "Sono due giocatori che hanno legato il loro nome in maniera indelebile alle rispettive squadre. Credo che sia bello per Sergio essere accostato ad un giocatore come Totti. Se giocerà? Sta bene, lo ha dimostrato in queste partite e quindi potrebbe giocare".

Infine, riguardo il futuro della squadra con alcuni prospetti come Inglese e Rigoni: "Anche se li chiamasse una grande squadra, consiglio loro di valutare bene se sarebbero titolari oppure riserve e, nel caso fosse vera la seconda opzione, di rimanere al Chievo per giocare. Sono soddisfatto di questa rosa: è competitiva, ha portato a casa tanti punti e non vedo perchè non dovrebbe soddisfarmi in vista del prossimo anno".