Un rammarico di Coppa. Marotta osserva l'evolversi della massima competizione europea, l'ascesa dell'Atletico, la caduta del Bayern. Un rimpianto, parole che riaccendono il ricordo. A Monaco, la Juventus ha in pugno la qualificazione, poi un finale beffardo. Scelte arbitrali discutibili, un pizzico d'inesperienza, la sensazione di un'occasione non colta. Parte da qui l'analisi dell'ad bianconero a Premium Champions

"L'imprevedibilità è il bello di questo sport. Spiace, ma guardiamo al futuro. La componente arbitrale non è stata decisiva e di certo ha inciso, ma gli arbitri possono sbagliare. Guarda caso, anche il mio amico Rummenigge  ha parlato dell’arbitro come feci io in occasione della sfida contro di loro. Siamo riusciti ad arrivare ad un ottimo livello. Certamente il finale con il Siviglia e quello con il Bayern sono le immagini più di sconforto della nostra Champions. Credo che la Juventus valga assolutamente l’Atletico che quest’anno va a giocarsi la Coppa: siamo a un livello ottimo e complice il fatto che alcune squadre siano in involuzione, Barcellona e Bayern a esempio, sono sicuro che potevamo giocarcela fino in fondo…".

Il mercato incombe, la Juventus deve respingere l'assalto d'Europa a Pogba. Il francese è il metallo pregiato della rosa bianconera, il talento che - per impatto e carisma - attrae le sirene del Vecchio Continente. La Signora - attenta a muoversi con tempismo al tavolo delle trattative - deve sondare le diverse opportunità. Piazzare Pogba e investire il ricavato o affidare al transalpino il futuro del club? Marotta traccia la via, il cammino del 23enne a Torino non è concluso. Una chiusura netta, quindi, in attesa delle mosse altrui. 

"Il Manchester City ha chiesto Paul Pogba già l’anno scorso, ma noi abbiamo risposto che non lo volevamo cedere. Non nascondo che sia molto richiesto così come Dybala. Hanno qualità ed è normale che le big europee li tengano d’occhio. Ma la Juve vuole tenere i suoi campioni: abbiamo ceduto Zidane in passato, l’anno scorso Vidal, ma certe volte bisogna fare scelte diverse e su Pogba posso dire che questo momento non è ancora arrivato. Pogba quindi ce lo vogliamo tenere stretto. Le voci sulla percentuale a Raiola per Pogba? Siccome Pogba non è sul mercato non ci siamo posti problemi sull’eventuale percentuale agli agenti: noi Paul ce lo vogliamo tenere molto stretto ancora per molti anni. Ha 23 anni e può continuare con noi per tanto tempo"

Diverso il discorso Morata. La Juventus intende confermare l'attaccante. Un prospetto giovane, di qualità, un attaccante in grado di ricoprire più ruoli nel settore offensivo, perfetto per lo schema tattico di Allegri. 25 milioni sul piatto per scuotere Florentino. Dipende dal Real, da un diritto di recompra che il Madrid ha tra le mani. Marotta non desiste. 

"Ribadisco che Alvaro ha espresso la volontà di rimanere da noi: nelle prossime settimane dobbiamo arrivare assolutamente a una conclusione. In caso negativo, dovremo muoverci su eventuali sostituti. Ma preferisco non anticipare quali siano le nostre mosse.Florentino Perez è un grande dirigente. Andremo con loro a trattare per @AlvaroMorata e anche per altre situazioni. Isco? È un ottimo giocatore, ma credo che il Real se lo terrà molto stretto"

Chiusura sulle prossime mosse del club. Si riparte dalla retroguardia, dalla cerniera difensiva. Rinnovo in vista per Barzagli, conferma per Bonucci. Una linea a cui "appendere" innesti mirati. Marotta non si espone, "accarezza" Cuadrado (difficile però convincere il Chelsea), osserva André Gomes e richiama all'italianità. La forza della Juventus risiede qui, c'è uno zoccolo duro - di stampo azzurro - che traina il gruppo, che indica la via, che racconta la storia. Facile, per chi arriva, inserirsi in un contesto definito. 

"Cerchiamo i nuovi Buffon, Bonucci (ottimo giocatore, un leader, nessuno ci ha cercato per lui e credo che abbia l’intenzione di chiudere la carriera con noi o comunque di rimanere qui ancora molti anni) Barzagli; vogliamo un zoccolo duro di italianità. Cuadrado? È un giocatore che si è inserito bene: ci incontreremo con il Chelsea per capire quali sono le loro intenzioni, programmeremo l’incontro per le prossime settimane. Andre Gomes? Non è vicino, ma è un giocatore importante e starebbe bene in un grande club. Bernardo Silva? È un giocatore duttile, che si adatta a ricoprire diversi ruoli, però non l’abbiamo trattato. È ancora presto, le vere trattative cominceranno alla fine dei campionati. Benatia o Mustafi per la difesa? Dico solo che il nostro obiettivo è creare lo zoccolo duro di italiani. Ormai l’appeal della Juventus è molto alto: qualche anno fa Di Natale, non me ne voglia Totò, ci ha rifiutato, mentre ora è difficile per un giocatore resisterci e questo deve essere un motivo di grande orgoglio per noi"