Muoversi con tempestività, per organizzare il futuro e anticipare possibili sorprese. Un campionato di rincorsa, per questo ancor più bello, non placa la Juventus. Mentre sul campo si gonfia con orgoglio il petto, dietro le quinte si lavora con intelligenza. Marotta, a colloquio con il Marsiglia, si assicura per i prossimi anni le prestazioni di Mario Lemina. Un'operazione che preclude l'affondo altrui e permette alla Signora di "sgrossare" un prospetto di grande talento.
9,5 milioni, quattro rate da saldare, un ulteriore milione in base a determinati bonus, cifre che sottolineano l'importanza del giocatore in questione. Un esborso significativo per porre un punto e rinfrescare una mediana costretta a far di conto con infortuni in serie nella stagione corrente.
22 anni, nativo di Libreville, fisico e personalità. Regista - in assenza di Marchisio - perno a protezione della linea di difesa, idee chiare, mente veloce, la giocata, senza paura. Un pizzico di arroganza giovanile a completare un prodotto di qualità. Diverse apparizioni in avvio di stagione, poi una brusca frenata, infiammazione al tendine rotuleo e graduale rientro.
Tra Palermo e Fiorentina, due gettoni, in campo a griffare il titolo. 11 volte con la divisa della Juventus, 9 in A, con due reti a condire la prima stagione nella massima serie. Con Marchisio ai box, in attesa dell'affondo per André Gomes, la dirigenza continua a macinare trattative intelligenti, a rinfrescare una rosa pluridecorata, abituata ad assimilare senza scosse il rinnovamento.
La conferma di Lemina sposta l'attenzione su Pogba. Come riporta la Gds i due vivono a Torino un rapporto di profonda amicizia. L'estate di Paul, tra Europeo e mercato, si annuncia turbolenta, la società bianconera si espone per confermare un centrocampista con pochi eguali nel panorama continentale, un crack fisico e tecnico. Oltre 6 milioni annui, un'investitura. La situazione è in divenire, perchè attorno al calciatore girano cifre da capogiro, il prezzo è in continua ascesa e occorre stabilire una linea. Privarsi di Pogba e costruire con il ricavato un undici completo o respingere al mittente ogni proposta e affidare a Pogba il futuro?
Sicura è la permanenza di Barzagli. Il centrale resta in Italia uno dei maggiori interpreti del ruolo. Giocatore affidabile, pronto a disimpegnarsi all'occorrenza in una difesa a tre o a quattro, anche da esterno basso. Allegri conta sul carisma silenzioso dell'ex Palermo, non rinuncia all'esperienza di Barzagli specie nelle partite più delicate. Da gestire un fisico provato dal passo del tempo. Discorso similare per Evra. Il francese è, all'interno dello spogliatoio, un punto di riferimento. Conosce il calcio, conosce soprattutto il grande calcio. Barzagli, Evra e Allegri. Qui una questione di tempi scenici. Stretta di mano fino al 2018.
In chiusura Morata. Il Real comanda, ha dalla sua un diritto di "recompra" che non ammette repliche. La Juventus non intende però spogliare il reparto offensivo. Lo spagnolo rappresenta un prototipo difficilmente sostituibile. Un assegno da 25 milioni per convincere Florentino, questo il biglietto da visita di Marotta in direzione Madrid. Palla ai bianchi.