Festa d'aprile. La Signora conquista la massima serie in netto anticipo, la caduta del Napoli all'Olimpico certifica la superiorità bianconera. Disavanzo incolmabile, tempo di bilanci e ringraziamenti. A Radio Kiss Kiss, Marotta tende la mano all'undici partenopeo. Una lunga rincorsa, un sorpasso deciso, inevitabile. Un ribaltone che non cancella i meriti del Napoli e di Sarri, un connubio nuovo, innovativo, una scommessa di qualità.
"Il Napoli ha dimostrato di essere una realtà, una certezza e bisogna riconoscergli grandi meriti, soprattutto per un'annata in cui arrivava un allenatore da una squadra di provincia ed è stato accompagnato da un grande scetticismo. Ha fatto un campionato più che decoroso".
Il dg sottolinea i meriti della società. Non è solo una vittoria di campo, in casa Juventus il segno "+" è ovunque. Introiti di rilievo, Marotta osserva da vicino le big d'Europa, la Juventus è un frullato di successi e buona amministrazione.
"Il nostro bilancio è positivo e straordinario, lo dicono i numeri e i traguardi raggiunti. Il merito va riconosciuto a tutte le componenti della società: i 300 dipendenti della Juventus".
Con il tricolore in cassaforte, l'occhio corre al futuro, a un'estate di mercato e interrogativi. L'obiettivo è primeggiare oltre il suolo nazionale, utile quindi qualche ritocco d'eccellenza. Non Cavani, almeno ora, non Hamsik, simbolo di Napoli e del Napoli. Marotta sceglie una strategia difensiva, non espone le mosse in essere e libera invece Caceres, in scandeza e sul taccuino proprio di Sarri.
"Cavani? Non c'è possibilità, ad oggi. Abbiamo giovani interessanti come Dybala, Morata e Zaza e un giocatore esperto come Mandzukic. Al momento non ci tocca, ma valutiamo tutte le opportunità. Hamsik? Quello che ha detto l'anno scorso credo varrà anche per quest'anno. Sono state fatte scelte diverse e ritengo giusto che Hamsik continui a giocare nel Napoli. Caceres al Napoli? E' in scadenza, è libero di accasarsi dove vuole"