Alla fine la vittoria per chiudere quasi definitivamente il discorso salvezza è arrivata. Contro un altro avversario che non ti aspetti tra l'altro. Chiunque pensava fosse vitale fare i tre punti contro Sampdoria o ChievoVerona, proprio per evitare di dover far punti contro Fiorentina o Inter. La cosa infatti era considerata assai improbabile. Invece questa Udinese ha sorpreso tutti per l'ennesima volta. Contro i doriani e i clivensi è stato racimolato un punto solo, una miseria, con il Frosinone tornato a -5. Contro i gigliati invece è arrivata la vittoria, soffertissima. De Canio l'aveva capito fin da subito che è contro le grandi squadre che questa Udinese poteva fare punti, perchè contro le altre i giocatori non si motivano e in un mese questo aspetto (consolidato da 6 mesi) non si può cambiare. Infatti il tecnico di Matera ha dichiarato nel pre match:"Con la Fiorentina sarà un match diverso". Alla fine, ha avuto ragione lui, chapeau. Friulani che arrivavano con un'atmosfera intorno non semplicissima: incubo B di nuovo presente, l'uscita sospetta di Armero, la segregazione di Di Natale e la voce concreta di un accordo con Pioli per l'anno prossimo. Ce n'era abbastanza per credere che i giocatori avrebbero avuto la testa altrove, per fortuna non è stato così. Fiorentina che invece sta vivendo il dubbio Sousa, che non dà certezze sulla permamenza, e la costante sensazione che, per arrivare a lottare per la Champions, sarebbe bastato un piccolo sforzo in più sul mercato. Infatti in campo il dominio è viola, ma non c'è nessuno a fare l'ultimo passaggio, se non grazie ad una fortunata caramabola (condita da un errore difensivo). Quindi alla fine la sorte ha detto Udinese.

De Canio affronta il match con il solito cannovaccio tattico, un 3-5-2, che nasconde un più insidioso 3-4-1-2, con Bruno Fernandes incaricato di agire insistentemente tra le linee. Paulo Sousa invece schiera un attacco insolito, ma che si rivelerà efficace (sarebbe bastato avere un rifinitore vero e proprio), specie nei cambi di velocità. Molla Wague ed Heurtaux infatti avranno grossissime difficoltà a contenere il trio Bernardeschi-Tello-Zarate, supportati da un palleggio invidiabile. L'inizio friulano però è fulmineo: sfruttando la sua stazza, Duvàn Zapata svetta di testa su calcio d'angolo al 2', insaccando l'1-0. I gigliati quindi si riversano in avanti, con una rete fittissima e sempre puntuale di passaggi, per lanciare uno dei velocisti. Per un'abbondante mezz'ora è un monologo viola, con la difesa delle zebrette che al 24' non riesce più a mettere pezze e, con Heurtaux, stende il tappeto rosso a Zarate per il pareggio, nonostante Karnezis non fosse così d'accordo. Il portierone greco aveva infatti respinto la palla la prima volta con un riflesso felino, ma sulla ribattuta deve capitolare. I viola non riescono però a concludere se non c'è un errore friulano, così questi, una volta finito il monologo, tornano a farsi sentire in contropiede. Prima la traversa la centra Badu, con un tiro di esterno a Tatarusanu lontano dallo specchio della porta. Poi, nel finale del primo tempo, tocca a Thereau centrare il montante. Il francese sfrutta l'ennesima amnesia avversaria su calcio d'angolo, ma pecca leggerissimamente di precisione. Ecco, sui calci piazzati la squadra del tecnico ex Basilea ha sofferto molto. Forse proprio per questo aveva chiesto alla dirigenza un rinforzo in difesa a Gennaio, lì infatti sono sembrati piuttosto leggeri fisicamente.

Il doppio legno della prima frazione fa pensare che la sfortuna sia appiccicata all'Udinese come una sanguisuga, specie considerando che il Frosinone sta contemporaneamente vincendo a Verona. Invece al 53' Thereau spazza via ogni barlume di terrore, insaccando di cattiveria il cross teso di Widmer. Lo schema è efficace come al solito e porta in dote il 2-1 friulano. Nel frattempo il Chievo dilaga con i ciociari. La Fiorentina accusa il colpo, diminuendo la pressione e giocando ora alla pari con le zebrette. Ci sarebbe anche l'occasione per chiudere del tutto i giochi, ma Duvàn Zapata spara a lato solo davanti a Tatarusanu, dopo un contropiede orchestrato magistralmente. Insomma, l'Udinese ha sfornato un altra ottima prestazione, contro un' altra grande squadra. Viene da chiedersi però perchè certi giocatori (Widmer, Fernandes) andassero così a rilento con Colantuono, mentre invece ora appaiono come dei giocatori veri in campo. C'è anche da domandarsi come sia possibile fare tanti punti contro squadre sulla carta nettamente superiori, andando a perdere poi contro squadre alla portata. Questo però è il bello di questa stagione che, con la vittoria sui viola, sembra aver portato un'altra, soffertissima, salvezza alla squadra di paròn Pozzo.