A Radio RAI l'apertura riguarda ovviamente la grande vittoria: “Quando si vince è sempre tutto molto bello: ma mi piace sottolineare lo spirito della squadra in una serata difficile per il valore dell’avversario che ha palleggiato più di noi, anche per caratteristiche diverse. Ma noi ci tenevamo a vincere e non ci siamo mai disuniti. Ce l’abbiamo fatta, un bel risultato“.
Il gruppo è parso molto compatto, soprattutto in occasione del gol di D. Zapata: “Abbiamo creato uno spirito di gruppo che ha regalato prestazioni che hanno restituito ai tifosi la loro squadra: oggi la gente bianconera si rivede in questi giocatori. Questa è una grande società, anche nelle scorse settimane ho sentito la dirigenza vicina e a sostegno della squadra e del sottoscritto. C’è una simbiosi che porta i giocatori a giocare per questo club e questi tifosi, io lo immaginavo e lo sapevo. Ho solo lavorato per ricreare questa situazione“.
Poi aggiunge: “C’era qualche giocatore più o meno contento quando sono arrivato, ma sono stato coerente e chiaro e questi ragazzi si sono tranquillizzati e si sono impegnati per mettermi in difficoltà sulle scelte. Domizzi ho pensato di farlo giocare anche dall’inizio per sostituire Felipe, ho cambiato idea solo perché non giocava da tempo, non volevo sprecare una sostituzione. Alla fine mi è sembrato utile per la squadra, non per regalare a lui qualcosa. Si allena bene ed è stato utile anche con la sua esperienza”.
Infine pensiero al suo futuro, dopo le voci molto concrete di un accordo con Pioli per l'anno prossimo: “Chi scrive di altri allenatori siete voi della stampa, evidentemente non apprezzate il mio lavoro o gli altri sono più bravi di me. Leggendo sembra che io non sia nemmeno qua adesso. Non chiedo niente a nessuno, quello che succederà alla fine si vedrà. I giocatori devono giocare per l’Udinese. Mi auguro che almeno dopo questa partita si parli dei meriti della squadra”.