Al traguardo, straordinario, del quinto Scudetto consecutivo manca davvero solo l'ultimo passo alla Juventus di Massimiliano Allegri. L'allenatore bianconero, però, chiede alla propria squadra di chiudere ogni discorso il prima possibile, portando a casa quei punti che mancano per la certezza matematica.
Eccola la missione principale contro la nuova Lazio di Simone Inzaghi, come spiega Allegri in conferenza stampa: "I numeri che mi interessano sono i 7 che mancano allo scudetto. Domani giochiamo per prendere i tre punti. Conquistarli vorrebbe dire fare un passo decisivo, contro una Lazio che sta facendo bene. Poi ci sarà la Coppa Italia il 21 maggio. Dobbiamo lavorare e pensare, di partita in partita. Indipendentemente dall'obiettivo, bisogna arrivarci attraverso le prestazioni. Col Palermo abbiamo vinta 4-0 ma a un certo punto abbiamo staccato la spina, sono blackout che non dobbiamo ripetere." Allegri prova anche a chiudere una volta per tutte le voci legate al suo futuro: "Ho detto che con la società ci incontreremo al termine della stagione. La società avrebbe già saputo se avessi scelto di andare via... L'avrei detto a tutti un mese fa. Prima di andare in vacanza devo pianificare il lavoro per il prossimo anno. Credo che sia una cosa normale."
Capitolo formazione, Allegri ancora non scioglie il dubbio sul sostituto di Marchisio: " Lemina o Hernanes? Devo ancora decidere, stanno tutti e due bene. Abbiamo anche l'allenamento di domani mattina allo stadio per decidere. Lemina è molto giovane, sta crescendo, deve migliorare nella fase difensiva. Credo possa diventare un giocatore della Juventus." Fronte attacco: "Morata è squalificato, è una cosa che dobbiamo evitare. Il giocatore deve imparare e crescere, soprattutto sul 3-0, così come Zaza a Milano e Khedira nel derby. Domani ho solo tre punte." Ultima considerazione generale sul campionato: "La Juve ha fatto 3 punti in più rispetto all'anno scorso. Il Napoli ha fatto un grande campionato, noi abbiamo fatto ancora meglio. Competitività? E' un campionato aperto e duro, altrimenti avremmo già vinto."